Un guanto aptico come quello di Ready Player One, progettato per permetterti di toccare con mano – o quantomeno di percepire come tangibili – gli oggetti virtuali del metaverso. È questo il grande progetto di Meta, l’azienda che possiede Facebook e la linea di visori per la realtà virtuale Oculus.
Stiamo cercando di imparare come le persone percepiscono la sensazione del tatto. Dobbiamo adattare ogni possibile forma e dimensione della mano umana. Stiamo anche sviluppando nuovi materiali morbidi adatti a questa tecnologia
ha spiegato Sean Keller, dirigente a capo del progetto.
Ma c’è ancora molto lavoro da fare. Oculus lavora al suo guanto per la realtà virtuale dal 2014, negli ultimi sette anni l’azienda ha fatto passi da gigante, ma l’obiettivo è ancora distante. Eppure nei prossimi anni, con la corsa al metaverso, strumenti come questo ci aiuteranno a vivere la realtà virtuale in maniera ancora più realistica e coinvolgente.
Il guanto è ricoperto da piccoli attuatori controllati dal flusso d’aria. In questo modo il guanto crea una pressione sulla mano, in modo da restituire all’utente la sensazione di star toccando un oggetto fisico.
Per rendere il metaverso realistico e tangibile anche i suoni hanno un’importanza notevole, spiega Keller. Per questo motivo alle sensazioni fisiche del guanto si aggiunge il software, in grado di riprodurre gli stessi suoni che si ottengono toccando con mano diversi tipi di superfici, dal vetro al metallo.