La US Federal Court of Claims ha respinto il ricorso di Blue Origin, la NASA tornerà sulla Luna usando un lander della Space X. Dopo mesi di cause legali e scontri all’ultimo tweet, il triangolo legale tra Blue Origin, NASA e Space X è giunto al termine.
Il contratto che affida a SpaceX, e non ad un’altra azienda, la realizzazione del lander lunare nell’ambito dell’attesa Missione Artemis non si tocca.
Jeff Bezos ha anticipato la pubblicazione della sentenza e su Twitter, dando prova di diplomazia, ha fatto i migliori auguri alla NASA e SpaceX: «Non era la decisione in cui speravamo, ma rispettiamo il giudizio della corte». Per il momento da Elon Musk, normalmente il più chiacchierone, tutto tace. SpaceX e il suo CEO devono ancora rilasciare una dichiarazione.
Il contenzioso legale non è stato privo di conseguenze, la NASA e SpaceX erano state costrette a congelare i lavori. Contando i gravi ritardi che già rischiavano di compromettere il ritorno dell’uomo sulla Luna entro il 2024, non è esattamente l’ideale.
E, infatti, la NASA con una nota concisa ha spiegato che il lavoro di collaborazione con SpaceX riprenderà nei tempi più brevi possibili. Insomma, basta lungaggini e basta ritardi. Si spera.