Come riportato sulle pagine di Agi, San Carlo è stata da poco vittima di un attacco hacker. Esatto, parliamo proprio della compagnia nota per la produzione e commercializzazione di patatine in tutta Italia, che è stata attaccata con un ransomware particolarmente aggressivo.
Parliamo di un colpo che punta a richiedere un riscatto per evitare la pubblicazione di dati ad esempio, e che in questo caso però richiedeva dei soldi per lo sblocco di quanto analizzato da parte del gruppo che si è occupato dell’attacco.
Nello specifico, i dati del colosso sono stati criptati, e non risultano quindi più accessibili in seguito all’arrivo dei malintenzionati, che si sono intrufolati nei sistemi e hanno arrecato un danno potenzialmente grande al colosso.
Tuttavia, va specificato che la risposta della compagnia è stata particolarmente positiva, visto che a quanto pare quando criptato è del tutto conservato in dei backup, e per questo San Carlo non ha intenzione di pagare alcun riscatto agli hacker dopo quanto avvenuto. Come se non bastasse però, pare che un sample di dati sensibili sia stato avvistato sul Dark Web.
San Carlo ha risposto ufficialmente con una questione, facendo chiarezza su quanto avvenuto e sui provvedimenti presi dopo l’attacco, potete leggere qui di seguito quanto riportato da Agi:
I tecnici hanno riscontrato un’intrusione nei nostri sistemi informatici. Sono state immediatamente attivate tutte le procedure di sicurezza per isolare e contenere la minaccia. Al momento alcuni servizi informatici sono solo parzialmente funzionanti, ma l’operatività del Gruppo è comunque garantita, dalla produzione, alla distribuzione, alla vendita dei nostri prodotti.
L’azienda ha già provveduto – infine – ad informare le autorità compenti (Garante Privacy e Polizia Postale) e sta procedendo ad analizzare i dati che potrebbero essere stati danneggiati o trafugati, procedendo altresì a informare le persone che possono essere state interessate.