La recensione di Marvel’s Guardians of the Galaxy, nuovo gioco Square Enix e Eidos Montréal che porta il giocatore a vestire i panni di Star-Lord, capitano dello strampalato gruppo e che dovrà farsi carico di tutti i problemi della Galassia, cercando di salvare ogni pianeta conosciuto nel mentre. Il gioco, nonostante sia stato creato dalla Square Enix, è slegato in termini di gameplay da Marvel’s Avengers, proponendo un’esperienza solamente single player condita da una forte dinamica action e tattica.
Nonostante i primi Guardiani della Galassia siano nati nel 1969, è solo grazie al nuovo team (e ai due film) che la Marvel è riuscita a far decollare questo strampalato gruppo di eroi (o mercenari, se preferite) che, per un motivo o per un altro, si ritrova sempre ad essere l’unica soluzione per quei problemi che raggiungono dimensioni così catastrofiche da essere insuperabili. Riprendendo il team originale del primo film, ma ovviamente basandosi molto di più sulle storie a fumetti, Marvel’s Guardians of the Galaxy propone Star-Lord come protagonista e capo del gruppo, pronto a gestire i suoi compagni: parliamo di Rocket Raccoon, Groot, Drax il Distruttore e Gamora.
Se i personaggi vi suonano familiari, è perché sono gli stessi della prima pellicola diretta da James Gunn, ma con una sostanziale differenza: stavolta le trame sono prese direttamente dalla continuity del fumetto, andando quindi a creare una serie di intrecci che si differenzieranno sostanzialmente da quelli dei vari film del Marvel Cinematic Universe.
Trama e scelte intelligenti e intriganti
Se c’è una cosa che colpisce di questo Marvel’s Guardians of the Galaxy, è che ha una trama eccezionale: ispirata ad una delle prime storie a fumetti dei Guardiani della Galassia di Peter Quill, aka Star-Lord, il racconto prende spunto dalle storie legate alla Chiesa Universale della Verità, sfruttando una narrazione molto vicina a quella vista nei film della Marvel. Per questo i vari personaggi, totalmente doppiati in italiano, si alterneranno in dialoghi davvero interessanti che andranno a evidenziare le loro caratteristiche e il loro passato.
D’altronde, abbiamo davanti Peter Quill che ha perso la madre a causa delle sue origini paterne, Drax il Distruttore che ha visto la sua famiglia uccisa da Thanos, Gamora e il suo passato dal lato sbagliato della barricata, Rocket con gli esperimenti fatti su Mezzomondo e Groot, ultimo della sua specie. Non si tratta del classico supereroe in calzamaglia, ma quasi di più di ladri che rubano per sopravvivere, e allo stesso tempo si fregiano del titolo più imponente di sempre, guardiani di tutta la galassia.
Questa dinamica si vedrà davvero molto nei dialoghi e nel modo in cui la narrazione proseguirà: elementi meta-narrativi sono inseriti in modo intelligente, così come le battute e le parole, che vanno a creare davvero quello che potremmo definire “effetto MCU”. Le punzecchiate che Drax tirerà a Gamora, così come quelle tra Rocket e Peter, saranno un’aggiunta molto gradevole nel corso della vostra avventura.
Ovviamente però, la ciliegina sulla torta è data dalle scelte in-game: durante il gioco infatti, Peter potrà rispondere (o inserirsi nei discorsi) attraverso delle scelte multiple (mai più di 3) che cambieranno le sorti del gruppo. Questo significa che una vostra scelta potrebbe evitare o causare uno scontro, far partire una boss fight o, peggio ancora, portarvi a problemi ben più grandi di quanto sembri. Ad aiutarvi nel capire questa dinamica ci penserà un piccolo testo scritto in alto a destra che, per alcune scelte, vi evidenzierà in primis cosa è successo e, quando servirà in un secondo momento, le conseguenze.
Combattimenti a ritmo di Rock
Marvel’s Guardians of the Galaxy ha un gameplay molto frenetico: parliamo di un gioco che porta sulla propria pelle delle sfumature già viste in titoli come Vanquish, dove la velocità è tutta, ma unisce anche una gestione dei compagni di squadra intelligente, vicina a giochi sci-fi come Mass Effect. Combattere nei panni di Peter Quill è uno spasso da distanza, grazie alle varie abilità e agli attacchi speciali, un po’ meno corpo a corpo (riducendo tutto ad un singolo tipo di colpo e ad un’eventuale resistenza che il nemico potrà fare, risolvibile con un Quick Time Event molto blando).
Star-Lord infatti potrà sfruttare i suoi blaster elementali per sparare a distanza ai vari nemici (utilizzando un sistema di lock intuitivo), potrà fare affidamento a degli attacchi elementali utili per spezzare barriere e caricare la barra stordimento dei nemici (utile per attivare delle interazioni che potrebbero indebolirli) e avrà di suoi degli attacchi speciali (sbloccabili attraverso i punti esperienza che accumulerete combattendo). Ad aiutare il tutto, un pulsante per la schivata vi permetterà di evitare i colpi nemici, spostarvi velocemente e avere sempre una posizione defilata; il combattimento ravvicinato, oltre che essere non troppo perfezionato, comporta inoltre il subire molti danni, abbastanza da farvi rischiare la morte in game.
I compagni invece potranno essere comandati tramite il tasto dorsale sinistro: nonostante loro combatteranno – denotando una IA davvero eccezionale sia per quanto li riguarda, sia per i nemici – potrete dargli dei comandi in combattimento, attivando una delle loro skill (anch’esse sbloccabili con i punti esperienza). La combinazione tra skill dei compagni, attacchi e skil di Star-Lord crea tutto il reparto strategico del gioco: è evidente infatti che le varie “mosse” sono complementari tra di loro, arrivando subito a farvi capire che una granata gravitazionale di Rocket può bloccare i nemici in un unico punto, quanto basta per dare a Drax il comando di carica e sbaragliarli in un colpo solo. Il contatore delle combo inoltre vi permetterà, a seconda del livello raggiunto, di chiudere uno scontro con una mossa combinata che vedrà tutti i Guardiani sferrare, uno alla volta, un attacco, denotando coreografie davvero ben fatte.
Nel corso del gioco troverete in giro per le mappe dei segreti interessanti: si tratta di valuta in-game, utile per potenziare Star-Lord, costumi (tra cui anche quelli dei film) e oggetti utili da usare sulla nave dei Guardiani della Galassia, la Milano. L’esplorazione infine conta un ruolo abbastanza importante: nonostante la linearità, la scelta della strada potrebbe facilitarvi (o meno) il percorso talvolta, e magari portarvi verso qualche tesoro interessante. Ad aggiungere pepe al tutto, il fatto che le abilità dei compagni di Star-Lord saranno sfruttabili per esplorare, in modo magari di proporre a Gamora di tagliare dei cavi, Rocket di hackerare qualche console, Groot costruire dei ponti di legno e Drax di distruggere qualche muro.
Ultima dinamica del combat system è l’adunata, una sorta di “mossa speciale” che farà riunire i Guardiani per fare una sorta di mini-briefing motivazionale: la scelta starà al giocatore, che sentendo ciò che i vari personaggi diranno, dovrà scegliere tra due linee di dialogo. A prescindere, tutta la salute dei personaggi verrà ripristinata e, in caso di scelta positiva, avrete anche un power up per tutti (in caso di negativa, solo Peter): il vero potenziamento però sarà legato alla soundtrack, che sfruttando le tracce presenti in gioco (prese dal panorama rock anni ’80) renderà il tutto più adrenalinico.
Un’esperienza unica
Abbiamo già parlato di dialoghi e degli oggetti che troverete e metterete nella Milano: le due cose si uniscono proprio sull’astronave di Peter, visto che analizzando questi oggetti potrete sbloccare dei dialoghi che racconteranno le origini (o alcune delle avventure) di uno dei personaggi. In questo modo, Eidos Montréal ha inserito una backstory intrigante che, agli amanti dell’approfondimento, potrebbe dare una visione più approfondita dei vari Guardiani della Galassia.
Tornando infine sulle scelte, c’è da evidenziare come queste siano ben posizionate: lanciare Rocket verso l’altro lato di un ponte da attivare, piuttosto che aggirarlo e sfruttare i stivali razzo, potrebbe portare conseguenze sul lungo periodo, e una scelta fatta ad inizio gioco potrebbe spingervi dopo a delle conseguenze inaspettate. Questa dinamica, ben strutturata e articolata, rende la trama di Marvel’s Guardians of the Galaxy intrigante, al punto che spinge il giocatore a voler scoprire sempre di più.
Forse una maggiore cura nel combat system corpo a corpo e qualche meccanica RPG più profonda avrebbe potuto rendere il gioco un must per tutti i fan del genere, mentre così si ha davanti un buon titolo, che però nasconde al suo interno un racconto emozionante, divertente e anche con dei significati nascosti. Potrebbe risultare strano vedere oggi un titolo che punta più su trama e single player che su altro, ma se gli darete fiducia potreste scoprire un interessante racconto, quello di 5 ex-criminali pronti a salvare l’universo.
Marvel's Guardians of the Galaxy è un gioco story driven, qualcosa che diventa ogni giorno sempre più raro. Con una trama davvero interessante (che verrà amata dai fan del fumetto e verrà scoperta da quelli dei film) e una serie di dialoghi geniali, il gioco sfrutta il "fattore MCU" per proporre un titolo che non cattura per la profondità del suo gameplay, lineare e con poche scelte in termini di personalizzazione, ma per il modo in cui si racconta. Menzione speciale per il sistema di scelte, semplice quanto basta per essere imparato ma intrigante per le conseguenze che porta, visto che potrebbe alterare seriamente alcune fasi di gioco. Se avete amato i film della saga, se siete accaniti lettori di fumetti Marvel o se cercate un gioco spensierato, capace di farvi divertire e proporre una buona sfida, allora Marvel's Guardians of the Galaxy fa al caso vostro.
- Trama interessante
- Sistema di scelte ben strutturato
- Combat system a distanza tattico e divertente
- Combat system corpo a corpo approssimato
- Qualche bug di troppo