Frank Miller è un artista dei fumetti che è riuscito ad andare oltre il mondo dei comics ed a diventare una figura pop in tutto e per tutto, le sue opere hanno ispirato il mondo del cinema, creando un legame a doppio filo di scambio reciproco. E durante l’incontro di Frank Miller con la stampa nel corso della Festa del Cinema di Roma 2021, di cui vi proponiamo qui il report, si è parlato del documentario a lui dedicato (intitolato Frank Miller – American Genius), ma anche di cinema, e, ovviamente di fumetti.

Raccontare un’icona del fumetto

Incontro Frank Miller

Accanto a Miller all’incontro era presente la regista del documentario, Silenn Thomas, che ha raccontato com’è nata l’idea di questo lavoro. Alla base di tutto c’è stata l’empatia ed una stima reciproca che ha portato ad un ritratto intimo del popolare fumettista come mai si era visto fino ad ora.

Ho incontrato Frank sul set di 300, e gli piaceva il mio modo di lavorare- ha dichiarato Silenn Thomas- Così quando ho ragionato con alcune persone sul fatto che a Frank Miller non fosse stato dedicato neanche un documentario mi sono proposta direttamente a lui, che mi ha detto che avrebbe accettato la cosa, a patto che lo dirigessi io. E questo lavoro mi ha aiutato anche a scoprire il mondo dei fumetti, che sono una vera arte.

Mentre, per quanto riguarda Frank Miller, il fumettista incalzato dai giornalisti si è soffermato a parlare del suo approccio d’autore a personaggi come Superman e Batman, figure iconiche, alle quali però ha tentato di dare “una visione più fresca”.

L’approccio dato ai suoi fumetti, del resto, ha subìto anche il grande influsso del periodo storico vissuto. Perché le storie di Frank Miller riescono a riflettere i tempi che corrono, e che lo stesso autore ha vissuto e sta vivendo. Su questo Miller ha detto:

Ogni generazione racconta un qualcosa che incrocia i fumetti con la Storia. Gli anni quaranta avevano la Seconda Guerra Mondiale, mentre negli anni Sessanta c’è stata la Guerra Fredda. Ed è questo l’approccio che ho avuto con le mie storie, come ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.

Il fumettista americano è contento anche dello spazio che i personaggi femminili dei fumetti stanno prendendo nel mondo di oggi, anche se “già in Superman e nelle storie di Batman c’erano personaggi femminili che avevano un certo spazio, però oggi sono delle vere e proprie protagoniste, e questa è una bella cosa. E poi ci sono anche parecchie fumettiste donne al giorno d’oggi, e questo è un altro aspetto positivo”.

E sul fatto che ci siano estremisti politici neo-nazisti che utilizzano i suoi personaggi  e disegni come simboli Miller è stato chiaro:

Io faccio il mio lavoro, se poi qualche idiota cerca di strumentalizzare le mie opere non posso farci nulla.

Il filo che unisce cinema e fumetto

 

Frank Miller incontro

Ma le passioni di Frank Miller sfociano anche verso il cinema, un mondo al quale il popolare fumettista americano si è accostato più volte, e che avrebbe voglia di tornare a frequentare.

Certo che mi piacerebbe fare ancora il regista-ha dichiarato- Mi piacerebbe raccontare storie con un mezzo così potente come il cinema, è come la Ferrari dei mezzi d’espressione.

E proprio riguardo all’opera fumettistica di Miller che ha avuto più influenza sul mondo del cinema, ovvero Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, il popolare fumettista, incalzato dalla domanda di un giornalista, ha voluto giocare sul casting di un anziano Batman, in un ipotetico adattamento del suo fumetto.

Mi sarebbe piaciuto vedere Clint Eastwood in quella parte, anche se da un certo punto di vista quando lo disegnavo pensavo ad Arnold Schwarzenegger. Però, a dire la verità, mi piacerebbe anche fare un casting in cui si possa scegliere un interprete meno conosciuto. L’importante sarebbe trovare qualcuno che abbia un certo valore.

Mentre sull’ultimo lungometraggio dedicato a Batman, Miller si è espresso da semplice fan, dichiarando:

Mi è piaciuto quello che ho visto fino ad ora. C’è una bella Batmobile, ed anche una bella Catwoman che sembra molto interessante.

Infine, chiudiamo questo report sull’incontro tra la stampa e Frank Miller durante La Festa del Cinema di Roma 2021, con una domanda riguardo alla crisi del mondo dei fumetti. Anche in questo caso il fumettista americano è stato piuttosto chiaro:

Spesso le persone che ruotano attorno ai fumetti vedono le cose in maniera drammatica, ma posso dire che è dagli anni Cinquanta che si danno per morti i fumetti, eppure siamo ancora qui. Questo è un business che funziona e che genera soldi, e ciò è quanto basta per riuscire ad andare avanti.

Ricordiamo che Frank Miller ha presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021 il documentario a lui dedicato intitolato Frank Miller – American Genius, che è entrato a far parte della selezione ufficiale della manifestazione.