Giovedì le azioni di Snap, parent company del social Snapchat, sono crollate del 21%. La brusca caduta arriva a poche ore dalla pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali. Il verdetto è netto: l’anti-tracking introdotto da Apple con iOS 14 ha compromesso la capacità di Snapchat di mostrare pubblicità adeguate ai suoi utenti, provocando una fuga degli inserzionisti.
Snap è la prima social media company ad aver pubblicato i risultati dell’ultimo trimestre, ma difficilmente Twitter e Facebook comunicheranno dati molto diversi. Così, assieme alle azioni di Snap, hanno subito una contrazione anche quelle di Facebook e Twitter. Rispettivamente -6% e -7%.
Da una parte iOS 14, che ha ristretto le capacità di tracking delle app limitando la quantità di dati che possono raccogliere; dall’altra l’economia statunitense – e non solo – in difficoltà, con un conseguente calo dei budget messi a disposizione dalle aziende per le loro campagne pubblicitarie. Una combo letale.
Snap si aspetta che i due fattori continueranno ad avere un impatto negativo sull’economia dei social anche durante il quarto trimestre del 2021, quello delle festività natalizie, il più importante dell’anno.
Il paradosso è che durante il terzo trimestre del 2021 Snapchat ha aumentato i suoi utenti attivi su base quotidiana, che oramai sono 306 milioni (il 23% in più rispetto al 2020).