Un’associazione animalista ha fatto causa a YouTube. L’accusa: «il sito non fa nulla per eliminare i video di abusi sugli animali». E non solo, l’associazione accusa anche YouTube di guadagnare dalla violenza sugli animali grazie alle inserzioni pubblicitarie.

“YouTube non è in grado di far rispettare le sue regole contro i video che ritraggono le lotte tra animali, finti salvataggi che mettono in pericolo la vita degli animali e altri video di violenza e abusi”, si legge nella querela presentata dalla nonprofit Lady Freethinker.

L’associazione ha anche denunciato i video con una lettera separata inviata al Dipartimento della Giustizia, accusando YouTube di aver violato le leggi federali contro gli abusi sugli animali.

Il New York Times ha confermato che le accuse della nonprofit, almeno in parte, denunciano un problema reale: i giornalisti del quotidiano hanno analizzato diversi video di violenze sugli animali tranquillamente fruibili su YouTube. «Uno dei video in questione – scrive il NY Times – era accompagnato da pubblicità di Vrbo, una piattaforma rivale di AirBnB di proprietà di Expedia.

«YouTube è a conoscenza di questi video ed è perfettamente conscia del suo ruolo nella loro diffusione. Supporta la loro creazione e favorisce la loro circolazione attraverso la monetizzazione», ha detto uno degli avvocati dell’associazione animalista. «È vergognoso che YouTube anteponga i profitti all’etica».