È difficile che delle aziende abbiano difficoltà a inserire degli spazi pubblicitari nei propri siti e sulle varie piattaforme che posseggono, ma a volte l’ingegnarsi per trovare il posto perfetto per delle sponsorizzazioni permette alle piattaforme di fare un vero passo avanti. Twitter, in questi giorni, sta testando proprio questo tipo di funzionalità, come svelato ufficialmente sulla piattaforma, prendendo in considerazione alcuni account da tutto il mondo sia per quel che riguarda Android che iOS.
Nello specifico, parliamo di pubblicità che vengono mostrate nelle risposte ai Tweet, come potete vedere nel post presente qui di seguito, il quale specifica che il tutto comparirà dopo la prima, terza o ottava interazione. Attualmente non sappiamo se l’obiettivo di questo test sia quello di sostituire alcuni degli spazi già esistenti, visto che è probabile che Twitter voglia solamente aumentare i propri introiti aggiungendo anche questa possibilità.
Starting today, we’re trying something different and testing a new ad format in Tweet conversations. If you’re a part of this test (which is global; on iOS & Android only), you’ll see ads after the first, third or eighth reply under a Tweet. 🗣️ pic.twitter.com/kvIGeYt2vp
— bruce falck (@boo) October 13, 2021
C’è però da dire che, almeno stando ai primi screen, il tutto non risulta per nulla invasivo, visto che è comunque facile leggere i commenti ed è quasi anche possibile che non si faccia caso alle pubblicità inserite in automatico. Ovviamente il feedback degli utenti risulterà molto importante nel corso dei prossimi giorni, e non sappiamo quale sia la mole di utenti inclusa all’interno del suddetto test.
Bruce Falck, Revenue Product Lead di Twitter, ha spiegato che le prove riguarderanno diverse aree, e che il team studierà in seguito i risultati al fine di capire come migliorare la nuova funzionalità appena aggiunta in fase di prova. C’è da dire che il tutto potrebbe non rimanere permanentemente all’interno dell’app, e in seguito ai prossimi aggiornamenti non è detto che il team non decida di cambiare radicalmente la funzionalità in questione, sempre che la stessa non venga rimossa.