In Italia nasce il Giorno del Ricordo per i popoli nativi americani

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A Firenze il 4 ottobre 2021 sono stati firmati accordi molto importanti d’amicizia tra il popolo dei nativi e l’Italia: per la prima volta al mondo è riconosciuta la sovranità della nazione Lakota e istituita una giornata in loro ricordo.

Si è aperta a Firenze Wolakota, un mese di eventi dedicati all’amicizia tra l’Italia e il popolo nativo americano dei Lakota Sioux. L’importanza di un evento antropologico come questo non è fine soltanto a far conoscere meglio la cultura degli Indiani d’America, ma a far qualcosa di concreto per un popolo così nobile, e purtroppo da sempre dimenticato.

Il 4 ottobre 2021 ha preso il via (dopo moltissimi anni di stop) questo evento annuale di incontro tra le istituzioni italiane e i delegati ufficiali della nazione Lakota Sicangu di Rosebud, nel Sud Dakota.

Ci saranno un mese di incontri, conferenze, eventi e una mostra a Palazzo Medici Riccardi di Firenze.

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Wambli Gleska, Wolakota è un evento di pace e spiritualità, nel segno dell’amicizia coi nativi americani. La città di Firenze accoglierà infatti una delegazione ufficiale dei Lakota Sioux per rinnovare il protocollo di amicizia che lega i due popoli. Un’occasione per conoscere la profonda spiritualità del popolo dell’Isola della Tartaruga, condividendo momenti di incontro culturale, cerimonie tradizionali e convivialità.

La delegazione presenzierà inoltre a un momento senza precedenti: la celebrazione del Giorno del Ricordo, una marcia a piedi e a cavallo, domenica 10 ottobre, per commemorare le vittime dello sterminio degli indiani nativi americani. Un gesto che rompe definitivamente il tabù di un’altra storia americana, diversa da quella raccontata dall’Occidente da oltre 500 anni.

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La delegazione dei Lakota durante la firma del trattato d’amicizia (foto ©Alessio Vissani)

 

La firma del protocollo

L’assessore alla Cultura della Città Metropolitana, Letizia Perini, ha accolto nella Sala Giordano di Palazzo Medici Riccardi una delegazione Lakota accompagnata da Alessandro Martire, presidente dell’associazione Wambli Gleska, rappresentante ufficiale in Europa dei Lakota, per rinnovare il patto di amicizia che dal 1998 unisce la Toscana e i nativi americani. L’occasione della firma è avvenuta però in un contesto straordinario: il riconoscimento, per la prima volta al mondo, della sovranità del popolo Lakota da parte di un’istituzione ufficiale.

Si tratta di un evento storico per i popoli nativi – ha affermato Alessandro Martire – che mai fino ad ora hanno avuto il riconoscimento del loro status di legittimi abitanti della propria terra. È un passo fondamentale verso il riconoscimento della vera natura della “scoperta dell’America”, e cioè il più grande genocidio, ecocidio ed etnocidio della storia dell’umanità. Inoltre il 10 ottobre sarà istituito da quest’anno il Giorno del Ricordo.

L’assessore Perini, tenendo tra le mani la Sacra Pipa, come vuole la tradizione Lakota nelle occasioni in cui si fanno accordi ufficiali, ha ribadito la volontà della Città Metropolitana di rinsaldare un’amicizia nata nel segno del rispetto reciproco.

Una relazione che diventa ancor più preziosa in tempi in cui l’Occidente deve ricreare il proprio rapporto con l’ambiente, e non può farlo se non nella direzione seguita per millenni dai popoli nativi: quella del rispetto totale per la natura che ci circonda e ci governa.

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L’assessore Perini con in mano la Chanupa, la sacra pipa dei Lakota (foto ©Alessio Vissani)

Cruciale anche la presenza di Ragini Gupta, Console Generale presso il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, che ha riconosciuto gli errori degli USA nella gestione dei rapporti coi nativi, non solo nei secoli della colonizzazione, ma anche in tempi più recenti, segnati dal mancato rispetto delle tante promesse fatte ai nativi segregati nelle riserve. Inaspettato, clamoroso e gradito il gesto della Console di sottoscrivere con gli altri il  protocollo di amicizia e riconoscimento della sovranità Lakota.

Bello e sentito anche il saluto del delegato della rappresentanza italiana dell’UNESCO Vittorio Gasparrini che ha voluto ricordare l’importanza della storia dei Lakota e della loro spiritualità soprattutto in questo momento così cruciale per quanto riguarda la situazione climatica e, ovviamente, quelli dei delegati Lakota. In particolare ha colpito l’intervento di Marla Bull Bear, sinceramente felice di vedere due donne rappresentare Firenze e gli USA in questo importante evento.

Una società, quella Lakota, costruita su un’impronta fortemente matriarcale, purtroppo negata e repressa dalla colonizzazione occidentale.

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Marla Bull Bear insieme alla console Generale Ragini Gupta e l’assessore alla cultura Letizia Perini (foto ©Alessio Vissani)

Il Giorno del Ricordo

La delegazione Lakota, assieme alla città, celebrerà ufficialmente da quest’anno a Firenze il Remembrance day per tutti i popoli indiani americani e i Lakota, domenica 10 ottobre alle 9.00. I Lakota, a cavallo, scortati dai cavalieri toscani e dai Cavalieri dell’Ordine di Parte Guelfa di Firenze, accompagnati dai Falconieri Fiorentini, marceranno dal parco delle Cascine fino a piazza della Signoria dove saranno ricevuti dal Sindaco per la celebrazione finale della Giornata del ricordo con canti tradizionali Lakota.

Il Giorno del Ricordo sarà tutti gli anni il 10 ottobre

Dopo la cavalcata, ritrovo al centro ippico La Baita per un momento cerimoniale Lakota con preghiera tradizionale e apposizione della targa alla memoria dei popoli nativi dell’Isola della Tartaruga. Seguirà pranzo merenda presso il ristorante del centro ippico.

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Per tutte le informazioni sull’evento WoLakota basta andare sul sito

 

L'Italia cavalca al fianco dei Lakota per il Giorno del Ricordo
L'Italia cavalca al fianco dei Lakota per il Giorno del Ricordo
L'Italia cavalca al fianco dei Lakota per il Giorno del Ricordo
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