Durante il primo dei quattro giorni del Romics 2021, Festival che finalmente riapre i battenti dopo lo stop obbligato dal Covid-19, sul palco del Romics Experience sono saliti personaggi di spicco a premiare dei giovani per il contest “Roma, Raccontala! 150 anni da Capitale” e per scambiare quattro parole sul videogioco in Italia. L’evento è stato svolto in collaborazione con Mkers, la squadra esportiva più rinomata in Italia, e molto tempo è stato dedicato proprio alla comprensione di questo media e di come possa essere usato in modo produttivo.
Roma, Raccontala! 150 anni da Capitale
Il contest “Roma, Raccontala! 150 anni da Capitale”, promosso dalla Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato attuato per festeggiare i 150 anni della Capitale, nata proprio il 3 febbraio 1871.
L’evento, che ha occupato metà del tempo sul palco, ha permesso a tre ragazzi di vincere un premio in denaro di 7.000€ e un riconoscimento per il modo in cui hanno pensato di festeggiare questo compleanno. Ecco allora che sul palco si sono alternati quindi Sofia Elena Allegro, che ha vinto il premio per il miglior cortometraggio, Stella Caldarelli per il premio verde pubblico, e Alessandro Ravera per la migliore graphic novel.
Se il primo e l’ultimo premio possono risultare scontati, quello sul verde pubblico invece ha visto l’utilizzo di bottiglie prese durante una serata di movida romana, per creare un trono dal quale vedere alcune zone di Roma (e con la possibilità di scannerizzare un QR Code per ricevere anche dei documenti informativi).
La giuria che ha premiato questi tre ragazzi era composta da Riccardo Corbò (Presidente), giornalista Rai, curatore di mostre sul fumetto e docente alla Rufa, Stanislao Cantono di Ceva, architetto e videomaker, Patrizia Penzo, montatrice di documentari presso Luce Cinecittà, Rita Petruccioli, illustratrice e fumettista, e Anna Villari, museologa, docente di Arti visuali e tecnologie e autrice di programmi e documentari.
A promuovere il tutto c’era anche il Ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, che ha commentato così:
Memoria, innovazione, creatività e talento: sono questi gli elementi che hanno arricchito il contest. Un’idea nata per celebrare l’anniversario dei 150 anni di Roma Capitale, ma al contempo capace di intercettare, attraverso i linguaggi di oggi, la curiosità dei ragazzi tra i 18 e i 26 anni. Dopo un anno davvero difficile per loro, chiusi in casa, disorientati e privati di una visione del futuro, si sono messi in gioco. Una bella sfida che hanno saputo vincere, a conferma che servono progetti per risvegliare e attrarre le nuove generazioni. E’ tempo di dar loro fiducia, affidare responsabilità e fornire tutti gli strumenti necessari per essere i protagonisti di oggi
Tavola Rotonda sull’Uso Consapevole e Responsabile delle piattaforme digitali e dei videogames
La seconda parte della conferenza invece si è incentrata su una tavola rotonda di spessore. Presentata anche questa, oltre che moderata, da Fjona Cakalli, blogger e tech influencer, hanno partecipato alla chiacchierata la stessa Fabiana Dadone, Emilio Cozzi (giornalista esperto di tecnologia e cultura videoludica), Agostino Santoni (Vice Presidente Cisco Sud Europa) e Adriana Versino (Consigliere Delegato di Fondazione Vodafon Italia).
La tavola rotonda, che ha fatto il giro su molti discorsi legati alla conoscenza del media del videogioco, oltre che delle piattaforme digitali, ha permesso agli ospiti di raccontare le proprie esperienze, partendo dal canale Twitch del Ministro Dadone, passando per le attività della Fondazione Vodafone e di Cisco, indirizzate anche verso obiettivi filantropici, e l’esperienza di Emilio Cozzi, che negli anni ha potuto prestare la sua penna a molti giornali, parlando di molti argomenti.
Interessante infine la cornice scelta: cosa c’è di meglio, d’altronde, che prendere un palco su un Festival in ripartenza, così da poter raccontare cose ad un target più giovane, che magari non utilizza medium come la TV, ma che è più avvezzo a contenuti di questo genere. D’altronde, come dice il Ministro per le Politiche Giovanili:
L’educazione civica digitale è proprio questo: una nuova dimensione che aggiorna ed integra l’educazione civica, finalizzata a consolidare ulteriormente il ruolo della scuola nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica. Due parole chiave: responsabilità e consapevolezza.