Nuova settimana, nuovo appuntamento su Disney+ e Lega Nerd per la recensione dell’ottavo episodio di What If…?, la nuovissima serie animata made in Marvel Studios che vuole stupirci, ogni settimana di più, con versioni alternative di personaggi e situazioni conosciute. Ad esempio, un grande classico di questo tipo di storie è rappresentare cosa succederebbe se un villain uscisse vincitore da una storia che, canonicamente, sappiamo ha visto la vittoria degli eroi. Ma se Avengers: Age of Ultron avesse avuto uno sviluppo differente?
Cosa sarebbe successo se Peggy Carter avesse preso il siero del supersoldato al posto di Steve Rogers? O se T’Challa fosse stato rapito per sbaglio dai Ravager, divenendo lui Star-Lord invece di Peter Quill? What If…? è la serie animata Marvel che esplora queste possibilità.
L’idea deriva dall’omonima serie a fumetti, di cui vi abbiamo parlato in questo speciale, se volete approfondire le origini di questo concept e scoprire le migliori storie a fumetti in merito.
Per quanto riguarda le storie alternative del Marvel Cinematic Universe, invece, ne parliamo qui, in fase di recensione: ogni settimana, per i nove episodi che compongono la prima stagione. Ecco a voi l’ottava puntata, che vede la Terra (e non solo) minacciata da un Ultron praticamente invincibile, avversato da Black Widow e Hawkeye.
E se… Ultron avesse vinto? Se Avengers: Age of Ultron fosse andato diversamente, e Visione non fosse diventato un Avenger ma il corpo fisico dell’Intelligenza Artificiale suprema? Cosa ne sarebbe stato del mondo… e dei suoi abitanti? La penultima puntata di What If…? ci porta in un reame delle possibilità molto concreto, le cui ripercussioni, questa volta, non si fermano a questa puntata…
Le nostre previsioni si sono rivelate veritiere: la scanzonatissima settima puntata serviva da mero comic relief dopo tante tragedie… solo per inserirne una per certi versi ancora peggiore.
Se ci facciamo caso, a parte il primo episodio, che porta verso un mondo relativamente simile a quello che conosciamo ma anche a una certa speranza nel futuro, tutti gli altri episodi (compreso il secondo, che preannuncia una catastrofe non ben specificata a causa di Ego e Peter Quill) portano in un modo o nell’altro in direzioni disastrose, forse irreversibili per la civiltà umana, e il finale dello scorso episodio, con Thor che si ritrova davanti un Ultron con la sua armata, era un vero e proprio presagio alla desolazione umana mostrata in questo nuovo episodio, in cui i multiversi e Uatu l’Osservatore cominciano ad avere un ruolo decisivo e non solo di sottofondo.
“Nel Multiverso, tutto è possibile”
Ultron, una volta sconfitti gli Avengers e annesso l’unica Intelligenza Artificiale in grado di contrastarlo, prende possesso anche dei poteri della Gemma della Mente e, in seguito, delle restanti Gemme dell’Infinito… divenendo una sorta di divinità cibernetica volta solo al raggiungimento dello scopo primario per cui era stata inizialmente concepita da Tony Stark: la pace. Pace raggiungibile solo in maniera radicale, secondo i suoi freddi calcoli, con lo sterminio della razza umana.
Ciò ci porta in un mondo molto simile a quello del “futuro” di Terminator, anche se appare evidentissimo che la showrunner AC Bradley, dopo lo showoff di Thor vs Captain Marvel del settimo episodio, ci riproponga ora una versione Marvel del futuro alternativo di Dragon Ball Z, con Trunks e Gohan rimasti gli unici in grado di opporsi (seppur con enormi difficoltà) allo strapotere di un androide che concepisce solo la sua missione. Il fatto che qui ci siano orde di “piccoli” Ultron a soggiogare quel poco che resta della razza umana, il loro design e quello di quel che rimane del mondo manda innegabilmente vibrazioni alla Terminator Salvation (con tanto di citazione direttissima a Skynet), ma davvero tanti sono gli indizi e i riferimenti al celebre manga di Akira Toriyama, tra cui il fatto che a uno dei personaggi manca un braccio (qui sostituito da un prostetico bionico in stile Winter Soldier). In più, tenete da conto che delle botte da orbi viste nello scorso episodio faremo decisamente il bis, con Ultron che viaggia di pianeta in pianeta, di galassia in galassia e, infine, si spinge nel multiverso, per dare un senso alla sua esistenza.
Il “What If…?” di questo episodio ha sicuramente basi più concrete di molti degli scorsi, è un “vero” What If…?, diciamo. Tuttavia, come per quasi tutti gli altri spunti, si accartoccia su se stesso in maniera poco elegante, quanto funzionale ai suoi scopi: è evidente che i pezzi del puzzle seminati dai Marvel Studios ci portano al vero pretesto di portare in scena What If…?: familiarizzarci coi concetti di Multiverso.
Lo fa facendo passare apparentemente sottotraccia alcuni elementi che, a breve, saranno fondanti del nuovo corso, con l’introduzione di nuovi personaggi e situazioni, come vedremo ad esempio (ma non solo) in Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
Poco importa, dunque, se la trama gira a vuoto, la coerenza interna dell’episodio sembra latitare e le regole dell’universo Marvel paiono scricchiolare in certi momenti: l’importante è il risultato, ovvero un viatico a una puntata finale in cui rimescolare nuovamente le carte in attesa di qualcosa di davvero grosso.
Per il resto, l’episodio è caratterizzato dai consueti alti e bassi: assolutamente pregevole la realizzazione tecnica, con fondali, animazioni, scene di combattimento rese davvero bene, anche a livello di regia e ritmo. Peccato per il design dei personaggi non sempre all’altezza, soprattutto per quanto riguarda il super Ultron, che sembra una versione scartata di un qualche remake di Tekkaman Blade e non esprime né maestosità né tanto meno la giusta minacciosità. Ottimo, invece, il doppiaggio, compreso (o, forse, soprattutto) quello di un paio di ritorni eccellenti.
E, a proposito di ritorni, c’è da dire che ci siamo un po’ stufati del fatto che l’MCU, con tutta la miriade di personaggi a disposizione grazie alla Marvel “originale”, si sia impuntata a poter/dover utilizzare sempre gli stessi personaggi principali, con una abbastanza vasta dose di ruoli di supporto che, però, fanno solo colore. Decisamente particolare, poi, che si decida di dare ruoli da salvatore o distruttore sempre agli stessi, con tutte le possibilità che c’erano. E invece, ci becchiamo il secondo combattimento consecutivo di Captain Marvel in due puntate.
Quantomeno c’è Jeffrey Wright nei panni di Uatu, che dona belle sfumature solenni ed empatiche al personaggio, che per la prima volta ha davvero qualcosa di dire e non è un mero “Osservatore”.
What If…? vi aspetta su Disney+ con un nuovo episodio disponibile ogni mercoledì.
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Un ottavo episodio sicuramente appassionante e tecnicamente molto piacevole, ma che perde pezzi di trama qua e là, rigirandosi la frittata a convenienza e letteralmente prendendo il giro lo spettatore nel momento in cui l'epica centrale dei protagonisti risulta irrilevante nei risultati, dato che il vero protagonista è il Super Ultron, un villain che appare il più potente (e “ineluttabile” sul serio) tra tutti quelli visti nel MCU.
Se il gioco valga la candela è difficile da dire: sicuramente siamo delusi dalle potenzialità espresse male, come spesso accaduto in questa serie. L'episodio finale ci dovrebbe dare la chiave di lettura definitiva e capire se gli scivoloni e le leggerezze, in un quadro generale, saranno stati perdonabili, o se ci rimarrà l'amaro in bocca, come per questo episodio.
- Tecnicamente pregevole
- Appassionante
- Svolgimento inconcludente
- Design di Ultron non all'altezza
- Più che l'MCU ricorda Terminator in salsa anime, e non sempre in senso buono