IgNobel 2021: ecco tutti i vincitori del premio dedicato alle ricerche più assurde dell’anno

I premi Ig Nobel, o IgNobel per noi italioti, sono i premi della scienza che anticipano il Nobel da consegnare a dicembre in Svezia. Un riconoscimento dal sapore satirico che viene assegnato a dieci scienziati autori di strane e divertenti ricerche. Anche quest’anno, come l’edizione del trentennale del 2020, si sono svolti per via telematica.

Per il secondo anno consecutivo uno dei premi scientifici più attesi e seguiti dal mondo accademico e non solo, è stato svolto in maniera telematica proprio come l’edizione degli IgNobel del 2020. Sì perché i premi per la scienza “pazza” che ‘prima fa ridere e poi dà da pensare’, assegnati ogni anno dall’Annals of Improbable Research, in anticipo di circa un mese rispetto ai premi Nobel si sono svolti di fronte ad un monitor di un Personal Computer. L’edizione online della cerimonia tuttavia ha comunque tenuto alta la fama dell’evento, sia per i toni che per i contenuti degli studi premiati. Molti premi recentissimi, altri ripescati da anni anche piuttosto lontani, dimostrando che per vincere un IgNobel non si deve mai demordere. Ma vediamo chi è che si è portato a casa l’ambito premio anticipando che l’Italia dopo i successi sportivi in ogni dove e musicali si è portato a casa due bei riconoscimenti: insomma è proprio il nostro anno.

Biologia

Tutte le declinazioni di un MIAO. Ad aggiudicarsi il premio per la sezione di biologia, che va dritto alla Svezia, è Susanne Schötz, autrice di diversi studi sul modo di comunicare felino e dell’interpretazione da parte umana. La motivazione ufficiale di questo riconoscimento abbastanza eloquente:  avere analizzato variazioni nel modo di fare le fusa, cinguettare, chiacchierare, canticchiare, trillare, mormorare, miagolare, brontolare, squittire, sibilare, ululare, gemere, ringhiare e altri modi di comunicazione uomo-gatto.

Gatto di Schrödinger

Ecologia

Una delle piaghe del nostro secolo, vero e proprio stile di vita per gli studenti con i loro banchi, forse proprio da questo sono partiti gli scienziati che hanno voluto realizzare uno studio sulle gomme da masticaresputate e appiccicate in giro per il mondo. Questo studio difatti ha permesso a Spagna e Iran di aggiudicarsi il premio per la sezione ecologia. La motivazione infatti con cui Leila Satari, Alba Guillén, Àngela Vidal-Verdú, e Manuel Porcar hanno vinto è: “Aver utilizzato le analisi genetiche per identificare le differenti specie di batteri che si trovano nei mucchi di gomme da masticare appiccicate ai marciapiedi di diversi paesi”. Capire quali batteri ci siano all’inizio, e come si evolvano una volta che le gomme vengono sputate a terra, potrebbe essere utile infatti in ambito forense o negli studi per il controllo delle malattie spiegano gli autori.

Chimica

La chimica premia il cinema e il meraviglioso mondo della settima arte. Il riconoscimento internazionale per Jörg Wicker, Nicolas Krauter, Bettina Derstroff, Christof Stönner, Efstratios Bourtsoukidis, Achim Edtbauer, Jochen Wulf, Thomas Klüpfel, Stefan Kramer e Jonathan Williams è infatti per aver analizzato chimicamente l’aria all’interno delle sale cinematografiche, per capire se gli odori prodotti dal pubblico possono segnalare in maniera affidabile i livelli di violenza, contenuti sessuali espliciti, comportamento antisociale, uso di droghe e linguaggio volgare nel film proiettato”. Il principio, sostengono gli autori, è infatti che le emozioni lascino dei segni a livello di sostanze volatili emesse dagli spettatori che si trovano in sala.

MIOCINEMA

Economia

Qui arriviamo con i premi pesanti, letteralmente pesanti. Sì perché per la sezione economia quest’anno vince Pavlo Blavatskyy, per “aver scoperto che l’obesità dei politici di un paese può essere un buon indicatore della corruzione locale”. C’è una correlazione infatti tra indice di massa corporea (stimato dalle foto di alcuni ministri di stati post-sovietici) e misure di corruzione, scrive Blavatskyy su Economic of Transition and Institutional Change. C’è senza dubbio un noto dottore di una clinica di Houston che starà gongolando per questo premio…

Medicina

Qui la scoperta renderà felice moltissime coppie (e non solo). Parliamo di sesso e dei suoi benefici a livello medico, ancor di più di quelli che conosciamo da anni e anni. Sì perchè quest’anno il premio alla medicina va a Olcay Cem Bulut, Dare Oladokun, Burkard Lippert, e Ralph Hohenberger e al loro studio quanto meno curioso in quanto si sono chiesti se il sesso possa migliorare la funzione nasale. E le conclusioni dello studio parlano chiaro: “Un rapporto sessuale con climax può migliorare la respirazione nasale nella stessa misura dell’applicazione di un decongestionante nasale per un massimo di 60 minuti in pazienti con ostruzione nasale”.
Avete sentit…ehm capito bene?

Pace

Uno dei premi più ambiti per la storia è senza dubbio quello della Pace e credo che la nuova “moda” VikingsMomoa potrebbe aver fatto da traino. Sì perchè Ethan Beseris, Steven Naleway, e David Carrier vincono per gli Stati Uniti nella sezione Pace con la seguente motivazione “per aver testato l’ipotesi che gli esseri umani abbiano iniziato a farsi crescere la barba per proteggersi dai pugni in faccia. Da dove sono partiti? Un tratto così mascolino potrebbe aver giocato un ruolo nella competizione tra maschi, si legge nel documento oggetto del premio e le prove sperimentali (su analoghi di ossa e peli, ma non umani) sostengono l’ipotesi per cui sì, la barba potrebbe proteggere zone vulnerabili.
Ed ora via le lamette!!!

Jason Momoa

Fisica e Cinetica

Dopo anno scorso (e 2019) ecco arrivare un altro premio per la nostra nazione. Il riconoscimento per la sezione fisica e cinetica è tuttavia un Assemble da dividere con Giappone, Svizzera e Olanda. Tema centrale di entrambi i premi sono i pedoni e le loro dinamiche. Le motivazioni ufficiali in un caso (fisica) sono queste: “Per aver condotto esperimenti per capire perché i pedoni non si scontrano costantemente con altri pedoni”. I premiati per la fisica sono: Alessandro Corbetta, Jasper Meeusen, Chung-min Lee, Roberto Benzi e Federico Toschi.
Nell’altro caso (cinetica) la motivazione è simmetrica e contraria, in pieno stile IgNobel. Hisashi Murakami, Claudio Feliciani, Yuta Nishiyama, e Katsuhiro Nishinari, vincono infatti il premio per “aver condotto esperimenti per capire perché i pedoni a volte si scontrano con altri pedoni”.

Entomologia

Ogni studio va sempre visto come un tassello importante per il mondo scientifico, non solo per l’anno in cui si esegue. E’ il caso del premio che vince nella sezione di Entomologia ripescato dagli anni Settanta. L’ambito IgNobel va a John Mulrennan, Jr., Roger Grothaus, Charles Hammond, e Jay Lamdin, per il documento scritto quarant’anni fa e intitolato: “Un nuovo metodo di controllo degli scarafaggi nei sottomarini”. Quale sarebbe lo scarafaggio preso in questione? La Blattella germanica, resistito alle prove di due diversi insetticidi. Ignoto il colore dei sottomarini.

Trasporti

Ultimo, ma non meno importante il premio della sezione trasporti. Robin Radcliffe (parente di Daniel??), Mark Jago, Peter Morkel, Estelle Morkel, Pierre du Preez, Piet Beytell, Birgit Kotting, Bakker Manuel, Jan Hendrik du Preez, Michele Miller, Julia Felippe, Stephen Parry, e Robin Gleed vincono il premio per essersi impegnati a “capire sperimentalmente se è più sicuro trasportare un rinoceronte in volo capovolto. Il riferimento è a uno studio relativo alle pratiche di trasporto dei rinoceronti, che vuole capire se nella postura capovolta, cioè appesi per i piedi (postura molto usata nel trasporto di animali) la funzione respiratoria dell’animale possa essere compromessa.
E qui Ace Ventura direi muto…

 

 

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