Anche gli smartphone venduti in Europa da Xiaomi avrebbero pre-installato un software per la censura. A denunciarlo è un’indagine delle autorità della Lituania, che – attraverso il Ministero della Difesa – hanno sconsigliato ai propri cittadini di comprare qualsiasi prodotto dell’azienda cinese.

Negli smartphone Xiaomi venduti in Europa il software per la censura è ibernato, non è attivo. Secondo le autorità lituane il produttore potrebbe comunque attivarlo da remoto in modo molto semplice. Il programma è in grado di riconoscere alcune keyword, allarmando le autorità nel caso in cui vengano scritte dall’utente. In totale, la lista comprende oltre 400 termini in lingua cantonese. Tra questi troviamo ‘Free Tibet’, ‘Long Live Taiwan Indipendence’ e ‘movimento per la democrazia’.

Il software è stato trovato all’interno del codice del Xiaomi Mi 10T 5G, ma secondo il Ministero della Difesa della Lituania è probabile che sia presente anche sugli altri smartphone venduti in Europa da Xiaomi.

Il nostro consiglio è di non acquistare smartphone cinesi e di sbarazzarvi di quelli che avete già acquistato in tempi ragionevolmente rapidi.

ha dichiarato il Ministro Margiris Abukevicius durante una conferenza stampa.

Il Ministero ha anche dichiarato di aver scoperto che lo smartphone di Xiaomi invia ciclicamente dei dati criptati verso un server situato a Singapore. Comportamento che verrebbe replicato anche dall’Huawei P40 5G.

La Lituania sostiene di non aver riscontrato comportamenti sospetti analizzando gli smartphone del produttore OnePlus.

 

Update 23/09 – 12:12 – Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione ufficiale di Xiaomi su questa vicenda:

I dispositivi Xiaomi non censurano le comunicazioni da o verso i propri utenti. Xiaomi non ha mai limitato e mai limiterà o bloccherà alcun tipo di comportamento personale da parte dei propri utenti. Funzioni come quelle di ricerca, chiamata, navigazione sul web o l’uso di software di comunicazione di terze parti non sono e non saranno mai limitate. Xiaomi rispetta e protegge pienamente i diritti legali di tutti i suoi utenti, ed è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR).