Dopo i videogiochi, la Cina inizia a regolare anche i social network, nel tentativo di combattere la dipendenza dei minori dall’uso di internet. La versione cinese di TikTok, Douyin, ha annunciato che i minori di 14 anni potranno usare il social network per un massimo di 40 minuti al giorno.

Ma non solo: gli utenti più giovani potranno usare Douyin solamente dalle 06:00 alle 22:00. Come nel caso dei limiti imposti all’utilizzo dei videogiochi, non stiamo parlando di un filtro disattivabile a discrezione dell’utente o dei suoi genitori. I limiti d’uso sono obbligatori e non possono essere disattivati.

Il Partito Comunista Cinese nel corso degli ultimi mesi ha avviato un’aggressiva campagna di controllo e censura nei confronti della cultura web cinese. Recentemente la Cina ha inasprito le sue regole sull’uso dei videogiochi da parte dei minori. Se prima i minorenni avevano diritto a giocare ai videogiochi ogni giorno, ora potranno farlo solamente per un massimo di tre ore a settimana: un’ora al giorno, solo venerdì, sabato e domenica, o nei giorni festivi.

Ma non solo: la Cina ha anche iniziato a combattere alcuni fenomeni giovanili ritenuti in contrasto con i valori e i modelli culturali del Partito Comunista. Tra le altre cose, la Cina ha vietato i talent show e “l’adorazione delle celebrity”, imponendo alle tv e ai media di proporre canoni di bellezza definiti “effeminati”. Questa nuova stagione di oscurantismo del Partito ha già fatto almeno una vittima illustre: l’attrice cinese Fan Bingbing è completamente sparita da internet, e non sappiamo ancora perché.

Con l’annuncio dei nuovi limiti introdotti da Bytedance, è chiaro che ora la Cina abbia un nuovo bersaglio: i social network.