Stando a quanto riportato da Zoe Schiffer di The Verge, e ripreso da 9to5Mac, sembra che Apple abbia deciso di avviare delle nuove politiche al fine di combattere il Covid-19 e assicurare maggiore sicurezza per i propri dipendenti. Stando a quel che sappiamo dal report, l’iniziativa dovrebbe già partire nel corso del prossimo mese, e riguarderebbe sia coloro che si recheranno in ufficio per le proprie mansioni, sia i dipendenti che lavorano negli Apple Store fisici.
Sembra che la compagnia, nonostante non abbia ancora imposto alcun obbligo per i vaccini, abbia deciso di aumentare di molto la frequenza di tamponi per coloro che non si sono sottoposti alla pratica. Per quel che concerne i vaccinati invece, si parla di test più sporadici, definiti non frequenti, i quali avrebbero quindi l’obiettivo di controllare lo stato dei dipendenti a un ritmo minore per via della loro protezione parziale dal virus.
Sembrava ormai sicuro che già per quest’autunno i dipendenti avrebbero avuto modo di tornare in ufficio, anche se solamente per 3 giorni a settimana, al fine di velocizzare i processi di lavoro che da casa risultano in diversi casi molto più ostici. Purtroppo, per via della variante Delta il progetto non è stato ancora attuabile, e ci vorrà di conseguenza più tempo prima che si possa tornare a lavorare come avveniva un tempo presso gli uffici del colosso di Cupertino.
Sicuramente la nuova politica di Apple in merito ai tamponi non potrà che rendere più sicuri i luoghi di lavoro, sia per i vaccinati che per chi ha deciso di non procedere con l’operazione o non ha ancora avuto modo di farlo. La speranza è ovviamente quella che nel corso dei prossimi mesi la situazione possa tornare sempre più alla normalità e problemi di questo tipo legati al virus diminuiscano di molto.