Fra tutte le aziende che hanno investito nel settore della ricarica veloce, Xiaomi è senza dubbio una di quelle che è riuscita meglio delle altre a fare passi da gigante, grazie ai quali probabilmente diventa sempre più vicina la visione secondo la quale i device saranno tutti caricabili nel giro di pochi minuti. Tuttavia, c’è da considerare anche che ciò può arrivare a danneggiare i dispositivi nel caso in cui il tutto non sia stato ben congegnato.
Xiaomi ha intenzione di rendere la sua HyperCharge la normalità, e mentre il prossimo Xiaomi 11T Pro riuscirà a sfruttare la ricarica da 120 W, molti utenti si sono chiesti se ciò non risulterà dannoso per i device, e se quindi l’azienda non stia “sprecando” le proprie forze per novità negative. Come riportano le pagine di The Verge, Daniel Desjarlais, international head of communications e spokesperson di Xiaomi, ha voluto approfondire la questione, parlando di quello che le persone fuori dalla Cina dovrebbero aspettarsi dal dispositivo.
Come esplicato, il design con una doppia cella per la batteria permette di caricarle entrambe contemporaneamente, non focalizzandosi su un canale singolo e invece dividendosi in diversi. Il sistema di monitoraggio della temperature è inoltre pensato per far restare il dispositivo nelle migliori condizioni per quanto riguarda la ricarica. Di conseguenza, gli utenti possono aspettarsi una durata che sia in linea con il resto del mercato, dato che sono stati condotti molti test.
Sembra che, ovviamente in maniera approssimativa, dopo 800 cicli di ricarica si avrà a disposizione circa l’80% della batteria rimanente, e mentre vedere un 20% scomparire può sembrare abbastanza grave, c’è da dire che parliamo di un periodo di all’incirca due anni. Viene specificato che all’effettivo una ricarica più lenta resta comunque migliore per la vita della batteria, e la cosa ottimale sarebbe optare per quella veloce all’infuori dei cicli notturni, ma che all’effettivo la differenza non è poi così tanta.