Disney ha richiesto una mozione per portare il recente e notissimo contenzioso con l’attrice Scarlett Johansson a risoluzione privata. Come ricorderete, Johansson ha fatto causa a Disney (non ai Marvel Studios) perché, a detta dei suoi legali, avrebbe interferito col normale corso in sala del film Black Widow di cui è protagonista, portandolo in contemporanea anche su Disney+.
Secondo il legale dell’attrice, John Berlinski, questa sarebbe stata una strategia di Disney per portare nuovi utenti sulla sua piattaforma, ma sarebbe stata una pratica scorretta verso Johansson, dato che il suo compenso era calcolato anche in base ai risultati al botteghino del film, risultati che sono stati castrati dall’uscita ibrida (in quale misura, è tutto da dimostrare).
Daniel Petrocelli, legale portavoce di Disney per il caso, ha affermato che in realtà nel contratto firmato dall’attrice (nel 2017, ben prima che si profilasse la situazione verificatasi nel 2020-2021 a causa dell’emergenza sanitaria globale) non si parla di lancio esclusivo nei cinema ma solo che la pellicola avrebbe avuto una distribuzione nelle sale adeguata a livello di numero di sale, cosa effettivamente accaduta, e che comunque nell’eventuale risoluzione privata Disney sarebbe disposta a calcolare anche gli ammonti relativi agli accessi online al film.
Ora tocca vedere se Johansson terrà ferma la sua posizione di forza per trascinare in tribunale Disney o se effettivamente arriverà un accordo privato.
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