Tinder introduce la verifica dell’account con documento d’identità. La nuova feature è attualmente in roll-out in alcuni paesi selezionati. L’app di dating aveva iniziato a testarla in Giappone nel 2019. La procedura è completamente facoltativa e serve, banalmente, per dare certezza di essere realmente chi si dice di essere.

L’app in passato aveva già alcuni strumenti di verifica – sempre non obbligatori – pensati per ridurre il fenomeno del catphishing e dei profili fake.

Tinder ha spiegato di voler testare la nuova feature prendendosi tutto il tempo per capire quale direzione dare alla verifica via documento d’identità, in modo da accertarsi che la nuova procedura rispetti i principi di “inclusione e privacy”.

“In futuro, vogliamo che il maggior numero di persone possibili verifichi il proprio profilo Tinder”, ha detto Rory Kozoll, a capo della divisione Trust & Safety Product dell’app.

Altre app di dating, scrive Gizmodo, richiedono già da tempo la verifica dell’account. In alcuni casi non è una facoltà, ma è un requisito obbligatorio per i nuovi iscritti. Succede, ad esempio, su Bumble e Zoosk.

Durante la pandemia, Tinder ha visto anche un vertiginoso aumento del fenomeno delle truffe. La possibilità di verificare l’account diventa quindi ancora più importante, in un contesto dove non sempre esiste piena fiducia tra gli utenti.

Tinder ad ogni modo ha anche specificato di essere a conoscenza del fatto che in molte parti del mondo non è detto che caricare i propri documenti d’identità sia sempre possibile, ad esempio perché si fa parte di una minoranza ostracizzata, o perché il governo locale non vede di buon occhio le app di dating. Per questo, molto probabilmente l’app non obbligherà mai i suoi utenti a verificare l’account, o quantomeno non introdurrà questo obbligo in ogni paese.

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