Un dipendente della Polizia di Dallas, in Texas, ha erroneamente cancellato oltre 7TB di dati, tra cui i file con le prove fondamentali per diversi casi ancora aperti. Secondo le ricostruzioni della stampa, il dipartimento di polizia è al corrente dell’incidente da mesi, ma i poliziotti avrebbero scientemente taciuto l’evento alla stampa e agli altri organi pubblici per evitare una figuraccia.

Sia la procura di Dallas, sia l’ufficio del sindaco, hanno saputo del grave incidente solamente in queste ore. La perdita dei dati rischia di compromettere un numero non precisato di casi giudiziari che, in assenza delle prove, in aula rischiano di sciogliersi come neve sotto al sole. Ma non solo, sono stati compromessi anche diversi lavori d’indagine ancora in corso.

Poteva andare peggio: inizialmente erano andati persi 22TB di dati, fortunatamente i tecnici informatici del dipartimento di polizia sono riusciti a recuperarne 14. Il materiale restante è stato dichiarato ‘impossibile da recuperare’.

Sarebbe stata la procura a sollecitare una spiegazione, dopo che la polizia aveva omesso di inviare la documentazione necessaria all’accusa per diversi casi ancora aperti. “Non conosciamo ancora il numero finale dei casi compromessi dall’errore”, ha detto John Creuzot, procuratore distrettuale di Dallas.

Quello che è certo è che l’errore grossolano della polizia ha già prodotto danni tangibili. Un uomo accusato di omicidio doveva andare a processo questa settimana. In assenza della documentazione necessaria, probabilmente andata persa assieme al resto, il giudice è stato costretto ad ordinare il rilascio su cauzione.