Un gruppo di hacker sostiene di aver carpito i dati personali di oltre 100 milioni di clienti di T-Mobile, il terzo più grande operatore mobile degli Stati Uniti d’America. Secondo i primi report, i criminali starebbero cercando di vendere il database per sei bitcoin, ossia circa 277.000$.

Gli hacker sostengono di aver fatto breccia in diversi server dell’azienda, riuscendo ad ottenere un enorme quantità di dati. Si parla delle informazioni complete dei clienti, che includerebbero, dunque, anche il social security number, oltre a dati anagrafici di varia natura e recapiti telefonici ed indirizzi email. Ma non solo, l’archivio includerebbe anche le scansioni dei documenti d’identità dei clienti.

T-Mobile sta ancora indagando sulla portata dell’attacco informatico, tant’è che non è ancora stata  confermata l’autenticità delle dichiarazioni degli hacker. Motherboard, l’inserto dedicato alla tecnologia di Vice, sostiene di aver avuto accesso ad un campione dei dati rubati dai criminali ed ha confermato la grave entità del furto.

I criminali hanno anche dichiarato di aver perso l’accesso ai server della T-Mobile, il che presupporrebbe che i tecnici informatici abbiano già trovato la vulnerabilità e vi abbiano posto rimedio.

T-Mobile, che in Europa opera in alcuni mercati ma non in Italia, non è nuova agli attacchi informatici. Negli anni recenti è stata più volte oggetto di attacchi hacker e di data breach di entità importante.