A partire dal primo settembre, Google aggiornerà le policy del Play Store in modo da renderle ancora più restrittive per quel che concerne i contenuti sessualmente espliciti. Google non consentirà più le app dedicate ai sugar daddy, oggi disponibili nello store e mimetizzate tra le altre app d’incontri che non prevedono “incentivi” economici.
Le nuove policy di Google, riportano Engadget e Android Police, proibiscono esplicitamente “le relazioni sessuali basate su scambi di natura economica (i.e. sugar dating)”.
Oggi, scrive Engadget, lo store di Google è pieno di app di dating dedicate al fenomeno dei sugar daddy, che si posiziona in una zona grigia tra relazioni normali e prostituzione. Di solito gli incontri di questo tipo prevedono che l’uomo faccia dei regali molto costosi, come cene in ristoranti stellati o viaggi di lusso. Più raramente si parla di pagamenti in contanti – anche perché non sarebbe più di una zona grigia, ma vera e propria prostituzione, fenomeno di per sé già vietato dalle policy di Google.
Le app in questione spesso hanno nomi estremamente espliciti e usano la keyword “Sugar Daddy”, mentre altre volte usano nomignoli più vaghi, come “Elite Millionaire Singles” o “SeekingArrangement”.
“Questo è il posto giusto per trovare un sugar daddy benestante che è interessato ad un accordo riservato, ma puoi anche conoscere altre ragazze attraenti desiderose di incontrare un uomo generoso”, si legge nella descrizione di un’app chiamata Spoil.
A partire dal 1 settembre tutte queste app verranno cestinate definitamente da Google, senza eccezioni.