Quanta carta bianca ha avuto James Gunn nello scrivere The Suicide Squad: Missione Suicida? E quanta rilevanza ha avuto il personaggio di Harley Quinn? Il regista lo ha rivelato al New York Times, affermando di non aver dovuto conformarsi a nulla di quanto visto in precedenza.

Volevo creare quel che pensavo fosse la Suicide Squad. Per me, reagire al film di David [Ayer, ndr] avrebbe significato realizzarne l’ombra. Volevo fosse una cosa completamente a sé. Quando Warner Bros. mi ha chiesto di farlo, ho visto il primo film per la prima volta, li ho richiamati e chiesto “Cosa devo tenere da questo film?” e mi hanno risposto “Nulla”. Mi ha detto “Senti, ci piacerebbe se Margot fosse nel film ma non è mandatorio. Puoi usare tutti personaggi nuovi o tenere tutti gli stessi”.

E l’influenza del regista nel voler affermare “il nuovo” appare palese, anche se Gunn ha saggiamente lasciato un paio di appigli ai fan per tenere il tutto in una sorta di continuity che non li confonda: Amanda Waller, Captain Boomerang, e naturalmente Harley Quinn. Ma ha considerato anche il ritorno di Jared Leto come Joker e di Will Smith come Deadshot?

Joker, no. Non ho proprio idea del perché Joker dovrebbe essere nella Suicide Squad. Non sarebbe utile in quel tipo di situazione di guerra. Will – Volevo davvero lavorare con Idirs. Questo è un film con protagonisti multipli. Ma se ci dev’essere un singolo protagonista, quello è Idris.

Sottintendendo, immaginiamo, che Deadshot e Bloodsport in contemporanea non avrebbero funzionato, e quindi includendo il secondo ha dovuto rinunciare al primo.
Ad ogni modo, Harley non è nel film per acconsentire alla richiesta di WB, ma perché per Gunn è un valore aggiunto.

Per me, Harley Quinn appartiene al mito proprio come Batman, Superman, Wonder Woman, Captain America, Spider-Man, Hulk. Per gran parte della mia carriera ho scritto personaggi che esistevano nei fumetti ma non avevano una personalità ben definita, dovendo dar loro una personalità cinematografica, che fosse quella di Star-Lord o Drax o Groot, che erano molto diversi dai fumetti alla fine. Harley era piuttosto incredibile già dall’inizio nella scrittura di Paul Dini, ed essere in grado di catturare l’essenza del personaggio – la sua dolce, caotica natura – e darle il suo spazio come trickster e permetterle di andare dovunque lei volesse, è stato sorprendente anche per me come autore.

In sostanza, ad ogni modo, Gunn ha confermato quanto aveva già tweetato lo scorso anno:

https://twitter.com/JamesGunn/status/1320104790722969601

 

Nessun personaggio è stato “protetto” dalla DC. Mi hanno dato carta bianca per fare quel che volevo. È stata una delle cose su cui eravamo d’accordo prima di cominciare a lavorare per loro. Non ero in cerca di scioccare il pubblico, ma volevo fargli capire che tutto può succedere.

Aveva scritto lo scorso ottobre. Il film uscirà nelle sale il prossimo 5 agosto.

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