Il Regno Unito sta valutando una serie di nuovi provvedimenti per combattere le discriminazioni razziali. È un tema diventato di drammatica urgenza dopo la finale degli europei, la sconfitta dell’Inghilterra ha provocato un’epidemia di commenti razzisti e sprezzanti nei confronti dei giocatori di colore della nazionale, rei di aver sbagliato i tiri decisivi ai rigori.

Così, annuncia il premier conservatore Boris Johnson, il razzismo online potrebbe venire sanzionato con l’espulsione dagli stadi. Oggi il Regno Unito ha già una delle più feroci leggi contro il cosiddetto ‘hate speech‘. Un commento sgradevole pubblicato sui social può provocare l’interesse delle forze dell’ordine: sono centinaia i britannici che hanno avuto problemi con la giustizia a causa dei loro commenti razzisti o islamofobi pubblicati su Facebook o Twitter.

Quello che stiamo facendo è molto pratico: vogliamo assicurarci che le regole sulle sospensioni dallo stadio cambino in modo tale da far sì che se sei colpevole di aver scritto commenti razzisti online, tu non possa più mettere piede all’interno di uno stadio. Non ci sono ‘se’, non ci sono ‘ma’, non ci sono eccezioni, niente scuse

ha detto il premier Boris Johnson in occasione di una conferenza stampa.

Oggi la legge del Regno Unito sanziona molto severamente l’istigazione all’odio razziale online, ma non è prevista la pena accessoria del cosiddetto daspo. Viceversa, i giudici possono prendere questa misura ogni qual volta in cui una persona venga condannata per crimini legati al calcio, ad esempio in seguito ad episodi di violenza o per porto abusivo di armi.