Il Green Pass è un successo: sono già 250 milioni le certificazioni per il Covid-19 emesse in tutta l’Unione Europea. Il pass consente di muoversi all’interno dell’UE senza restrizioni. Viene rilasciato a chi ha ricevuto tutte le dosi del vaccino, a chi è guarito dal Covid-19 e a chi ha fatto un tampone molecolare negativo. La durata del Green Pass varia a seconda del tipo di certificazione.

Era fondamentale che funzionasse, perché era fondamentale per fare ripartire il turismo e dunque l’economia, almeno in parte

ha detto al quotidiano La Repubblica Roberto Viola, direttore generale di Dg Connect

I dati della singola persona sono sigillati all’interno del Qr Code, e da lì non escono. L’operazione di verifica funziona anche con i due smartphone in modalità Aereo, perché fra i due non c’è alcuno scambio di dati

Spiega, sottolineando l’alto rispetto della privacy della certificazione.

Ma occhio alle frodi che girano su Telegram

In queste ora arriva anche la notizia del successo dell’operazione Vax Free, intervento della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di 10 canali Telegram. Vendevano Green Pass falsi, ma anche presunte dosi dei vaccini.

I canali in questione raggiungevano un pubblico complessivo di 10.000 utenti. La transazione, spiegano le Fiamme Gialle, avveniva poi all’interno di canali più sicuri, come alcuni forum del cosiddetto darkweb.

I QR Code contraffatti venivano proposti a 130 euro, mentre i vaccini potevano costare fino a 20.000 euro per un lotto da 800 dosi.

Se è dubbio che il Green Pass potesse funzionare ad un controllo effettivo da parte delle autorità – ma anche in sede di check-in in aeroporto, è praticamente certo che le dosi del vaccino non fossero nella realtà disponibilità dei criminali. Insomma, l’ipotesi è che si trattasse di una frode. Le indagini sono ancora in corso e le fiamme gialle sperano di fare luce anche su questo elemento.

Tali falsi “Green Pass” erano recapitabili, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra UE (segnatamente: Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera).

Migliaia di utenti della rete – anche a fronte di prezzi irragionevoli e rischi elevatissimi per la salute – si sono registrati sui canali illegali alla ricerca di vaccini e “Green Pass”, attratti dalle foto delle fiale e dei certificati e dall’opportunità di acquistare pacchetti all inclusive, il cui prezzo variava dai 110 ai 130 euro, con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino

si legge nel comunicato della GdF.