Facebook non ha usato la sua posizione per ostacolare la concorrenza ed inquinare il mercato, un giudice federale ha rigettato le accuse portate avanti dalla Federal Trade Commission degli USA e da un gruppo di procuratori statali. La notizia è stata accolta con favore dagli investitori: le azioni crescono del 4% e per la prima volta Facebook ha raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore ai 1.000 miliardi di dollari.
La tesi era la seguente: Facebook ha sistematicamente acquisito le aziende concorrenti per evitare che la sua dominance nel settore dei social network potesse essere messa in discussione. Un pattern che avrebbe limitato la scelta dei consumatori e ridotto la capacità d’innovazione dell’industria americana.
Ma i giudici hanno dato ragione al social network di Mark Zuckerberg: nessuna delle azioni contestate dalla FTC configura le ipotesi di abuso di posizione dominante sul mercato. «La FTC non è stata in grado di provare che Facebook abbia una posizione monopolista tale da permettergli di ostacolare la concorrenza».
Con un market cap superiore ai 1.000 miliardi di dollari, Facebook può ora sedersi nello stesso esclusivo tavolo degli altri big, come Amazon, Microsoft, Google e Apple.
La FTC e gli Stati accusavano anche Facebook di non consentire la migrazione dei dati verso altri servizi, ma anche sotto questo profilo dai giudici è arrivata una doccia fredda: «non viola le norme antitrust degli USA».