John McAfee e l’ultimo post su Instagram dopo la morte

L’ultimo post pubblicato sulla pagina instagram di John McAfee ha fatto impazzire il movimento di QAnon, i seguaci di una teoria della cospirazione diventata popolare durante gli ultimi anni della presidenza Trump.

Il post è comparso diverse ore dopo la morte di McAfee: nessuna didascalia, solo un enorme Q. John McAfee è stato trovato morto lo scorso mercoledì. Poche ore prima la sua morte un tribunale spagnolo aveva autorizzato la sua estradizione verso gli Stati Uniti d’America, dove lo aspettava un giudizio per evasione fiscale e frode.

John McAfee ha vissuto una vita al limite e ha fatto della provocazione la sua arma preferita. In altre parole, era un troll di prima categoria.

Prima della sua morte McAfee aveva più volte accennato al fatto che se mai lo avessero trovato morto non si sarebbe trattato di un suicidio, ma di un complotto da parte dei servizi segreti americani. «Sono contento qui, ho amici e il cibo è buono. Sappiate che se mi trovano appeso, alla Epstein, non sarà per mia responsabilità», aveva scritto lo scorso ottobre.

Nel frattempo, l’account Instagram di McAfee non è più online. Prima dell’ammiccamento post-mortem a QAnon, l’ultimo post dell’account risaliva a ottobre del 2020.

Non sappiamo se il post fosse programmato da tempo, oppure se McAfee avesse dato istruzione ai suoi collaboratori di postarlo dopo la sua morte. Sta di fatto che QAnon, un movimento che ha abbracciato alcune delle teorie della cospirazione più assurde gli ultimi anni, ha interpretato il post su Instagram come un segnale inequivocabile che McAfee sapesse qualcosa di scomodo. “È stato ucciso dal deepstate”, si legge nei tanti post su Telegram e Gab.

John McAfee aveva fatto intendere di avere una sorta di dossier con diverse prove sulla presunta corruzione dell’IRS, della CIA e di altre importanti agenzie federali statunitensi. «Se morirò in circostanze non chiare, il dossier verrà distribuito online», aveva detto McAfee in alcuni vecchi tweet. Non sappiamo se si tratti di un bluff – probabile – o se l’imprenditore avesse effettivamente del materiale compromettente, sta di fatto che a distanza di diverse ore dalla sua morte, non si è ancora visto nulla.

Le autorità catalane hanno aperto un’indagine sulla morte di McAfee: “tutto fa pensare ad un suicidio”, ha detto la polizia locale in un comunicato.