Altro che Nemico Pubblico, la capitale della videosorveglianza è Parigi. Nella capitale Francese troviamo quasi una telecamera per chilometro quadrato: 0,75 per la precisione. Nemmeno le grandi metropoli americane arrivano a tanto: a New York le telecamere di sicurezza sono 0,5 per chilometro quadrato, mentre a Los Angeles ‘appena’, 0,1.+

A rivelarlo è un nuovo studio dell‘università di Stanford presentato in occasione della Conference on Artificial Intelligence, Ethics and Society. Studio che ci mette in guarda dal combinato disposto tra telecamere e riconoscimento facciale, se le prime possono avere un ruolo chiave nella risoluzione dei crimini, le seconda creano interrogativi importanti sul fronte della privacy e dei diritti umani.

Paradossalmente, i ricercatori nel loro studio si sarebbero fatti aiutare proprio da un’intelligenza artificiale. Software che non è stato addestrato per riconoscere i volti umani, ma per rintracciare le telecamere all’interno delle foto e di piattaforme come Google street view.

I ricercatori hanno estratto circa 100.000 immagini da oltre 10 città statunitenti e da sei città internazionali, nessuna di queste italiana. Le città in questione sono Parigi, Londra, Singapore, Seul, Tokyo e Bangkok. I dati ottenuti dall’IA sono poi stati corretti e rielaborati usando altre informazioni.

Ancora più sorvegliata di Parigi è Seul, capitale della Corea del Sud, con ben 0,85 telecamere per chilometro quadrato. Ma non tutti i quartieri sono uguali: secondo i ricercatori la maggiore densità di telecamere, più che nei centri, sarebbe all’interno dei quartieri con molte minoranze etniche.