I server della Pubblica amministrazione non sono in condizioni di sicurezza, addirittura i problemi coinvolgerebbero il 93-95% delle infrastrutture usate dallo Stato. A dirlo è Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e per la Transizione Digitale.
Abbiamo il 93-95% dei server della Pubblica amministrazione non in condizioni di sicurezza. Qui nessuno è sicuro e non possiamo andare avanti così, abbiamo bisogno di cloud più sicuri perché i dati sensibili dei cittadini e quelli meno sensibili siano tenuti in sicurezza.
ha detto, come riporta Il Fatto Quotidiano, in occasione del Festival dell’Economia di Trento. E ancora:
Dobbiamo andare verso il cloud con la creazione del Polo strategico nazionale. Lo Stato si aspetta che tutte le imprese diano le loro proposte entro giugno per creare un polo nazionale sicuro e ridondante le cui chiavi di accesso di crittografia siano in controllo pubblico e in cui possiamo avere i vantaggi di esser al sicuro con la nostra tecnologia. Classificheremo anche i dati ed i livelli di cloud commerciali che, se verranno usati, dovranno essere certificati. Un mondo sicuro sia sulla parte commerciale che meno commerciale.
Nella stessa occasione, il Ministro Colao è anche tornato sulla questione della rete unica, l’ipotesi di affidare il controllo delle infrastrutture di rete italiane a Telecom. Ipotesi caldeggiata dal precedente governo, ma accantonata definitivamente dal Governo Draghi. «Non è un grande tema negli altri Paesi. Non lo è in Spagna, in Olanda, in Gran Bretagna. Sembra essere un grande tema in Italia», ha detto.
Nel frattempo, un report di Trend Micro Research posiziona l’Italia terza – subito dopo USA e Giappone – per numero di attacchi malware. Un dato che fa venire ancora di più i brividi alla pelle, se contestualizzato con le dichiarazioni di Colao sulla sicurezza dei server della Pa.