Amazon si schiera a sostegno di una proposta per decriminalizzare la cannabis a livello federale: pulizia delle fedine penali, stop alle operazioni di polizia contro il consumo e la vendita, oltre che misure di sostegno a favore delle comunità più colpite dagli effetti collaterali della guerra alla droga. «Speriamo che molti dei nostri impiegati si uniscano a noi e che i legislatori permettano a questa legge di passare senza intoppi», ha scritto Dave Clark, a capo del dipartimento ‘Consumer’ di Amazon.
Amazon ha annunciato il sostegno al MORE Act nella giornata di ieri, rivelando anche di aver rivisto le sue policy interne sul consumo di cannabis: l’azienda non chiederà più ai dipendenti di sottoporsi a test anche per il consumo di droghe leggere, salvo dove non sia espressamente richiesto dalla legge, ad esempio per alcune specifiche figure professionali nel settore dei trasporti.
Nel frattempo Wall Street non si fa sfuggire l’antifona: se Amazon è pronto a salire a bordo, significa che la nave sta per salpare. Così nelle ore successive all’annuncio alcuni dei principali titoli legati alla neonata industria della cannabis legale sono schizzati alle stelle. Tilray Inc ha guadagnato l’11,9%, Aurora Cannabis il 7,79% e Cronos Group è cresciuto dell’8,7%.