I satelliti della European Space Agency (ESA) si sono accorti di un fenomeno naturale degno di nota: un pezzo gigantesco di ghiaccio si è staccato dall’Antartide, con il risultato che ne è nato l’iceberg più grande tra quelli mai osservati dall’uomo. La gigantesca isola si è scissa dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne e ora galleggia sul mare di Weddell.
L’iceberg è lungo circa 170 chilometri e ampio 25, per un totale stimato di 4.320 chilometri quadrati, area che, fa notare l’agenzia spaziale, è più grande dell’isola spagnola di Majorca. Nessuna informazione sul perché abbiano deciso di prendere proprio Majorca come punto di riferimento, tuttavia i nostrani potrebbero prendere in considerazione che l’isola di Procida sia grande 4,1 chilometri quadrati.
L’iceberg, identificato con il nome A-76, batte quindi per stazza il collega A-23A, anch’esso orbitante dalle parti del mare di Weddell, il quale si era scisso dal continente appena a febbraio e che vanta una dimensione di 1.270 chilometri quadrati.
Nonostante la mente vada subito a immaginare che questo fenomeno rappresenti l’ennesima prova empirica dei cambiamenti climatici, gli accademici spingono senza troppa esitazione sul pedale del freno, facendo notare che una simile rivoluzione non sia da considerarsi come conseguenza diretta del riscaldamento della superficie terrestre.
Volendo, comunque, è possibile trovare le impronte nefaste lasciate dall’uomo su altri lidi e non è neppure necessario cercare troppo prima di incapparvi. Basta andare in Islanda che già si trovano ghiacciai che custodiscono al loro interno tracce di microplastiche.
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