L’Arco di Darwin, bellezza naturale delle Galapagos, ci ha lasciati. Parte dell’imponente formazione rocciosa è franata, sgretolandosi sul fondale di uno dei siti d’immersione più apprezzato dell’Oceano Pacifico.

L’arco si trova – o meglio, si trovava – a nord dell’omonimo arcipelago e prendeva il nome dal noto naturalista britannico. Charles Darwin era stato ispirato proprio dall’insolito e “biodiversamente” unico ecosistema delle Galapagos per gettare le basi di quella che sarebbe divenuta la teoria dell’evoluzione.

Ovviamente l’ultimissimo disastro naturale non dovrebbe andare a impattare significativamente su flora e fauna locali, tuttavia è innegabile che il mondo abbia perso una bellezza paesaggistica unica al mondo e che il settore del turismo non mancherà di riceverne un duro contraccolpo.

Nel frattempo, è partita la corsa alle donazioni, con Leonardo DiCaprio che ha spintonato per essere in pole position. La sua Re:wild ha promesso infatti 43 milioni di dollari da usarsi per finanziare un progetto di tutela per l’isola Floreana, isola sulla quale vivono 54 specie in via d’estinzione. La somma verrà adoperata anche per la reintroduzione di 13 specie che si sono estinte localmente.

 

Nulla a che vedere con le formazioni rocciose, per le quali c’è poco o niente da fare, se c’è di mezzo l’erosione naturale.

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