Che siano i cani di Nintendogs o le bestiole divine di Black & White, non è raro che un videogiocatore finisca con il voler fare i grattini al proprio animale digitale da compagnia. Nessun timore, ci pensa l’“HairTouch” della Taiwan’s National Chengchi University a risolvere la questione! Attraverso lo strano apparecchio e un sistema di realtà virtuale, potrete finalmente accarezzare gatti fittizi come se fossero in casa vostra.
Il marchingegno è stato presentato in occasione della conferenza Computer-Human Interaction 2021 e, a onor del vero, è difficile stabilire se l’accademia abbia voluto semplicemente lanciare un progetto ipotetico e relativamente inutile o se abbia legittimamente l’intenzione di sviluppare il concept fino a ricavarne qualcosa di pragmatico.
L’intuizione di base è peraltro estremamente immediata: lo strumento è dotato di un set di setole che, in base alla necessità, vengono irrigidite o piegate da una base meccanica semovente. Se la base deve simulare un pelo ispido, la macchinetta “accorcia” la lunghezza delle setole, compattandole, altrimenti le lascia libere di diradarsi sofficiosamente.
I test sono stati accompagnati per l’appunto da un video in cui una donna dotata di un visore di realtà virtuale strofinava il suo indice destro contro dei gatti digitali depositati innanzi a lei. Un “giochino” simpatico e che sicuramente si fa notare, tuttavia gli esperti del settore sono piuttosto rimasti incuriositi da una demo in cui l’apparecchio veniva adoperato per simulare la texture dei campioni di tessuto.
Mentre strapazzare d’affetto una colonia di Tamagotchi potrebbe non giustificare il dispendio di centinaia di dollari di apparecchiatura, la possibilità di poter provare con mano la grana di un tessuto che, magari, non si ha l’occasione di poter raggiungere con mano. In tal senso, la pandemia ci ha insegnato lezioni preziose.
A seguito il video dello strumento in azione, se avete la pazienza di sopportare una stock music ripetuta in loop:
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