Amazon graziato dal Tribunale dell’UE, il colosso non dovrà pagare 250.000.000€ di tasse arretrate

Il Tribunale dell’Unione europea grazia Amazon. Nel 2017 l’accusa di aver eluso il fisco lussemburghese per ben 250 milioni di euro, grazie ad un accordo, non consentito dalle norme europee, stretto nel 2003 con il Governo locale. Ma secondo il tribunale europeo la Commissione aveva torto.

La Commissione aveva accusato Amazon di aver ingiustamente eluso le tasse, creando una filiale ad hoc senza dipendenti nello Stato di Lussemburgo. Un’operazione che avrebbe garantito ad Amazon un vantaggio fiscale contrario alle normative del TFUE. La decisione della Commissione è stata stralciata dal Tribunale dell’UE, che ha dato ragione al colosso dell’e-commerce.

Il verdetto:

La Commissione non è stata in grado di provare, sulla base degli standard legali, che la sussidiaria europea del Gruppo Amazon abbia illegalmente ottenuto una riduzione dell’imposizione fiscale

scrivono i giudici. La decisione della Corte Europea, argomenta Reuters, è un autentico schiaffo al lavoro della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, che dal suo insediamento nel 2014 porta avanti la sua lotta contro gli accordi tra multinazionali e Stati membri come Lussemburgo e Irlanda.

Amazon ha ovviamente accolto con favore la decisione dei giudici: «conferma quella che è da sempre la nostra posizione: seguiamo tutte le leggi applicabili, Amazon non ottiene trattamenti di favore». Nel frattempo, gli adempimenti di Amazon nei confronti del fisco degli Stati europei continua a creare più di qualche mal di pancia.

• Amazon wins court fight against $303 mln EU tax order (reuters.com)