General Motors: “auto senza pilota già entro la fine del decennio, ne siamo convinti”

Il concept di una Cadillac a guida autonoma, CES 2021

General Motors non perde la fiducia nella guida autonoma. Il CEO del colosso dell’automotive americano riaccende la speranza: “siamo convinti che entro la fine del decennio vedremo le prime auto senza pilota avanzate destinate al mercato di massa”.

I robot taxi sono già realtà in Cina, presto lo saranno anche a Dubai. In Europa si testano i mezzi pubblici autonomi – si pensi al pullman di Malaga. Per le auto senza pilota destinate ai consumatori i pronostici sono meno ottimistici. L’hype e l’eccesso di fiducia del 2016-2017 sono ormai un lontano ricordo. Abbiamo visto troppi giganti fallire nell’intento di portare su strada le auto a guida autonoma di Livello 4 e 5 in tempi rapidi. Così, le parole di Mary Barra, N.1 di GM, appaiono come una voce fuori dal coro particolarmente acuta.

Succederà verso la fine di questo decennio, e ci sono ancora molte cose da svelare. Credo che vedremo dei veicoli a guida autonoma personali prima di quanto si pensi

ha detto in occasione di una conference call con gli investitori.

GM oggi sta investendo su due binari paralleli: dalla parte la startup Cruise, che si occupa – come Waymo – di fare ricerca e produzione nel campo delle auto ad autonomia perfetta, veicoli in tutto e per tutto in grado di guidare in autonomia senza input da parte dei passeggeri. Dall’altra gli investimenti sul fronte degli ADAS di prossima generazione, con feature sempre più vicine a quello che nell’immaginario collettivo consideriamo essere la guida autonoma. Il prodotto di punta di General Motors si chiama Super Cruise ed entro il 2023 debutterà su 22 diversi veicoli del gruppo. Super Cruise oggi offre funzioni molto simili a quelle di Autopilot e, per molti analisti, sarebbe addirittura più avanzato del prodotto di Tesla.

Super Cruise dalla sua può contare sulla mappatura di alcune autostrade americane, un asset che fornisce agli ADAS una maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante. Ma non solo: alcuni sensori monitorano continuamente l’attenzione del conducente, in modo da evitare il peggio.

Le auto a guida autonoma aprono anche importanti interrogativi sul futuro dei veicoli di proprietà. Due le possibilità: ogni famiglia continuerà ad avere uno o più veicoli, come ora, o ci affideremo tutti a servizi in abbonamento, con flotte di veicoli autonomi di proprietà delle aziende e fornite ai clienti solamente per la durata dell’uso del servizio. General Motors su questo non si sbilancia ancora. Alla domanda su quale sia il futuro della guida autonoma secondo la casa automobilistica, l’azienda risponde alla CNBC con un lapidario ‘no comment‘.

 

 

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