Incredibile, ma vero: ci sono ancora persone la cui mente corre a Guitar Hero e lo fa con una tale intensità da spingerli a costruire un robot metallico che possa giocare la nota saga videoludica rasentando la perfezione.

Il progetto portato avanti da [Nick O’Hara] non usa “trucchetti” quali la lettura degli algoritmi atta a prevenire ogni possibile nota, emulatori o transistor che siano in grado di offrire una performance perfetta. No, la macchina costruita da Nick si limita letteralmente a percepire le note colorate che solcano la schermata di gioco e a premere gli accordi a esse collegati.

Il cervello del robot, Jon Bot Jovi, è creato attraverso un Raspberry Pi al cui interno è stato caricato un codice OpenCV capace di percepire grossolanamente le note di Guitar Hero, quindi di reagire per tempo, ma sempre con il rischio di perdersi un qualche comando nel marasma della situazione.

“Plettro” e tasti sono azionati da solenoidi magnetici collegati a una drive board a otto canali che permette una reattività fulminea. L’unico elemento criminale del progetto è che l’autore non abbia trovato il modo di integrare nel progetto la gestione del tremolo, con il risultato che le note lunghe vengono troncate in maniera tutt’altro che scenografica.

 

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