Lo staff del tribunale si sta probabilmente maledicendo di non aver eseguito uno stress test in anticipo: oggi si è assistito alla prima giornata della tanto attesa sfida giuridica tra Apple ed Epic Games, ma tra le connessioni ballerine e la gestione grossolana dei microfoni, gli unici ad aver trionfato sono i troll che hanno disturbato l’udienza.

Le due aziende tecnologiche si stanno sfidando ormai da mesi per mettere in discussione le commissioni che i dominatori dei sistemi operativi per smartphone – Apple e Google – chiedono a chiunque faccia uso dei loro servizi. Si tratta della cosiddetta “Apple Tax“, una “tassa” del 30 per cento che viene trattenuta da ogni acquisto effettuato in-app su App Store o Google Play. La conclusione di questa faccenda potrebbe rivoluzionare il panorama dei device portatili e l’attenzione di tutti è alle stelle.

Peccato che l’incontro di oggi sia stato tecnicamente disastroso. In conseguenza alle norme di sicurezza contro il coronavirus, la corte si è riunita in remoto, organizzando una teleconferenza di gruppo in cui, tuttavia, non è stata in grado di silenziare il pubblico.

In poco tempo, tutti se ne sono resi conto e si è scatenato il caos. “Epic Games! Epic Games!”, ha urlato uno, “Fortnite fa schifo”, ha rimbrottato un altro. In tutto questo, a 35 minuti dall’inizio della seduta, nel pieno del discorso d’apertura di Epic Games, il team di legali si è trovato improvvisamente con l’audio inattivo.

Il silenzio è stato infranto da altri cori da stadio. “Per favore, non liberate Fortnite!”, “Reddit, Reddit, Reddit”, imprecazioni a non finire e anche qualche anima perduta che cercava di promuovere il proprio canale YouTube. I troll supporter di Apple e di Epic sono stati finalmente tenuti a bada solamente a cose inoltrate, con la giudice Yvette Gonzalez Rogers che ha potuto tirare un sospiro di sollievo, tacitamente augurandosi che la cosa non si ripeta mai più.

 

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