Jodie Turner-Smith ha dovuto fare i conti con dei commenti razzisti quando è stata scelta per interpretare il ruolo della regina in Anne Boleyn. Le riprese della serie, scritta da Eve Hedderwick e diretta da Lynsey Miller, sono concluse ma l’attrice ha voluto rispondere a quei commenti.
Nel cast della serie troviamo anche Mark Stanley (Henry VIII), Lola Petticrew (Jane Seymour) e Paap Essidu (nel ruolo del fratello di Anna, George Boleyn). La serie è ambientata negli ultimi mesi della vita di Anna Bolena e racconta la storia dal suo punto di vista mentre tenta di sfidare il patriarcato di Enrico VIII.
La notizia del casting di Turner-Smith ha suscitato commenti razzisti da parte di alcune persone che erano sconvolte dal fatto che il personaggio di Anna Bolena venisse interpretato da un’attrice di colore. Ecco i pensieri condivisi da Turner-Smith, in un’intervista a Variety:
Anne Boleyn è una donna così affascinante ed ero davvero entusiasta di interpretarla e di riuscire a immaginare internamente cosa stesse attraversando. Quello che mi ha affascinata del personaggio è la sua forza interiore. Ovviamente, la sua leggenda ha forse sminuito persino la verità su chi fosse come persona nella vita reale.
Sui commenti razzisti che ha ricevuto, l’attrice ha suggerito che il fatto che stesse interpretando un personaggio storico ha fatto sentire le persone a disagio e sconvolte:
Hamilton è un ottimo esempio di quanto sia sorprendente raccontare una storia anche con attori di colore. Rende quella storia molto più facilmente riconoscibile, perché diventa semplicemente una storia umana e una storia per tutti noi. Penso abbiano fatto quei commenti perché hanno scelto me per interpretare quel ruolo e l’hanno percepito come sforzo per eliminare gli attori bianchi ma non è così. Spero che la serie venga vista con un cuore e una mente aperta.
- Jodie Turner-Smith responds to Anne Boleyn casting backlash (indipendent.co.uk)