Una ricerca del Gonski Institute for Education dell’University of New South Wales ha sondato su scala internazionale le preoccupazioni dei genitori in relazione a come i minori di casa adoperino lo smartphone e gli altri device elettronici. Al di là delle ansie soggettive dei parenti, l’indagine registra che i figli provenienti da famiglie a basso reddito e gli studenti con i voti al di sotto della media siano più vulnerabili a subire distrazioni costanti da parte nuovi media.

In generale, il 65 per cento dei genitori denuncia come il negoziare con la propria prole l’uso dei media digitali sia causa scatenante di forti litigi, con il preoccupante risultato che un terzo delle famiglie finisca con il mollare il colpo, concedendo agli infanti di usare gli apparecchi digitali anche dopo che sono stati messi a letto.

Gli effetti più deleteri degli smartphone e dei tablet si registra, come già accennato, sui minori socialmente e accademicamente più vulnerabili, i quali hanno genitori che, tra le altre, permettono ai bambini di autogestirsi i device elettronici anche quando sono a letto.

Questa categoria di genitori è meno portata a implementare un monitoraggio efficiente o strategie di regolamentazione sul come vengano usati i device nel contesto domestico. Sono anche più portati a credere che questi schermi non abbiano impatti sullo sviluppo del bambino.

I genitori sanno che devono offrire dei modelli capaci di trasmettere un uso responsabile e sicuro dei device digitali, tuttavia si trovano a loro volta negativamente distratti dai media digitali e dalla tecnologia,

ha dichiarato la dottoressa Amy Graham, ricercatrice presso il Gonski Institute.

 

Potrebbe anche interessarti: