La Cina si sta preparando a dare vita a un telescopio spaziale da 2,5 miliardi di pixel che ricorda molto da vicino l’Hubble attualmente in uso dalla statunitense NASA e dall’europea ESA. Il modulo si chiamerà Xuntian – anche se tanto la considereranno tutti come Chinese Space Station Telescope (CSST) – ed è progettato per muoversi in simbiosi con la futura China Space Station (CSS).
L’osservatorio orbitante verrà lanciato e assemblato nel 2024/2025 e sarà in grado di volare indipendentemente, ma anche di agganciarsi alla base spaziale con cui è gemellato, così da portare a termine eventuali rifornimenti, riparazioni o aggiornamenti. Un passo avanti non male, se si considera che il suo omologo internazionale abbia bisogno di appoggiarsi a missioni spaziali dedicate.
Con uno specchio di circa due metri di diametro e una camera da presa dalle prestazioni ragguardevoli, Xuntian sarà in grado di mappare il 40 percento del cielo nell’arco di 10 anni.
Oltre all’omologo dell’Hubble, la Cina si sta operando per costruire quattro stazioni di ricerca dedicate, mentre la CNSA sta già addestrando i gruppi di ingegneri cosmonauti che dovranno assemblare il prezioso apparecchio. Come per la China Space Station (CSS), anche l’assemblaggio del telescopio richiederà undici missioni: quattro saranno composte da ciurme umane, le altre sette saranno cargo controllati direttamente attraverso la robotica.
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