Dite la verità: anche voi, quando avete visto le prime immagini promozionali di Non mi uccidere avete sentito subito odore di Twilight. Il teaser trailer ha rincarato la dose di pregiudizio mostrando 60 secondi dei protagonisti che si baciano a 360°. Invece il secondo film di Andrea De Sica è molto più horror di quanto non si possa pensare.

 

 

Distribuito da Warner Bros. e disponibile dal 21 aprile sulle principali piattaforme di streaming (Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio su Sky Primafila e Mediaset Play Infinity) per il noleggio e la vendita, Non mi uccidere racconta la storia di Mirta, interpretata da Alice Pagani (che ritrova De Sica dopo la serie tv Baby), ventenne innamorata di Robin (Rocco Fasano, Niccolò in Skam Italia). I due muoio in una cava, ma non è la fine: la ragazza si sveglia nella sua tomba. Lui non c’è, in compenso sente una nuova pulsione: desiderio di sangue e carne umana.

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Se proprio vogliamo fare dei paragoni con altri film a tema vampiri, Non mi uccidere è più vicino a titoli come Lasciami entrare. Almeno inizialmente: quando entra in gioco una strana organizzazione che vuole catturare Mirta, il film cambia nuovamente pelle e si trasforma in un action in cui Alice Pagani picchia con la stessa foga di John Wick.

Abbiamo parlato del film con il regista Andrea De Sica e i protagonisti Alice Pagani e Rocco Fasano.

 

Intervista al cast di Non mi uccidere

 

Alice Pagani è Mirta

Non mi uccidere è un film che parla di trasformazione: in questo caso il passaggio dalla vita alla morte coincide con la maturazione di una ragazza che si ritrova improvvisamente adulta. La nostra società è ossessionata dalla giovinezza, perché la vede come l’opposto della morte. In realtà il cambiamento è necessario, fa parte della vita. Un tema che ha affascinato Alice Pagani:

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Penso che questo sia un film molto in linea con i nostri tempi. Almeno per quanto riguarda me: il mio personaggio, Mirta, parla sia di cose profonde che di cose più semplici in modo molto spontaneo. In modo molto vero, senza troppi schemi.

Questo fa parte della modernità, del 2021. Nel 2021 ci siamo un po’, per lo meno io, rotti le palle degli schemi. Tutti i giovani si sono rotti le palle degli schemi, dei limiti.

Questo film sconfigge ogni limite: è una vera e propria liberazione. Quindi è molto attuale perché noi in questo momento, quello della pandemia, stiamo tutti aspettando questa liberazione.

 

Andrea De Sica ha un invito per i giovani cineasti

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Andrea De Sica è d’accordo con la sua protagonista e ha un messaggio per chiunque voglia fare dei film:

Penso che questo film sia un invito per giovani cineasti a trascendere i limiti del possibile attraverso l’arte cinematografica, a sperimentare, confondersi, giocare coi generi, coi linguaggi in modo più audace rispetto a quello che si è visto fino a poco tempo fa in Italia.

 

Non mi uccidere è disponibile in digitale dal 21 aprile