Sono anni terribili per la Boeing, la quale vede i suoi aeroplani 737 al centro di costanti problemi, il tutto mentre le compagnie aeree sono costrette a fermare costantemente i mezzi per assicurarsi che non ci sia nessun difetto fatale. A finire ai doveri di cronaca, questa volta, sono i 737 Max, trattenuti fuori servizio per stessa “raccomandazione” dell’azienda.
Ci sarebbe infatti un “motivo sufficiente” di dubbio per ipotizzare che il sistema elettrico del modello in questione sia gravato da un componente potenzialmente problematico. Secondo Reuters, a rimanere in scuderia dovrebbero essere quindi 90 aeroplani, 60 dei quali solamente negli Stati Uniti.
Il difetto sembrerebbe quindi essere nell’hardware degli apparecchi, cosa che perlomeno rassicura sul fatto che questo intoppo non abbia nulla a che vedere con i tragici bug dei software caricati sui Boeing 737 nel 2018 e nel 2019.
Allora, l’azienda aveva installato sui sistemi di bordo un aggiornamento di sistema che avrebbe dovuto rendere più sicuro il lavoro dei piloti, tuttavia il programma ha dimostrato una significativa e drammatica tendenza all’errore, con il risultato che sono morte 346 persone. Ad aggravare la posizione di Boeing era il fatto che la ditta non avesse avvisato dell’aggiornamento dei software né le autorità, né il personale di volo.
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- Recommendation for Potential Issue for Some 737 MAX Jets (boeing.mediaroom.com)