Manca ancora poco per fa spiccare il volo a Ingenuity il piccolo elicottero giunto su Marte a bordo di Perseverance. Questo evento segnerà un altro momento storico perché sarà il primo tentativo di volo su un altro pianeta di un velivolo a motore controllato da un altro pianeta, intanto ha superato da solo la prima notte a temperature estreme sulla superficie di Marte.
Le temperature serali al cratere Jezero possono scendere fino a meno meno 90 gradi Celsius. Una situazione che può congelare e rompere i componenti elettrici non protetti danneggiando le batterie necessarie per il volo.
Per arrivare fino a qui ci sono voluti 6 anni in un ambito fino ad ora sconosciuto almeno nella storia degli aerei. Volare in modo controllato su Marte è molto più difficile che volare sulla Terra.
Questa è la prima volta che Ingenuity è da solo sulla superficie di Marte. Ma ora abbiamo la conferma di avere il giusto isolamento, i giusti riscaldatori e abbastanza energia nella sua batteria per sopravvivere alla notte fredda, che è una grande vittoria per la squadra. Siamo entusiasti di continuare a preparare Ingenuity per il suo primo test di volo.
ha detto MiMi Aung, project manager di Ingenuity presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA.
Questa è davvero un momento importante, se si pensa a quanto si è riuscito ad ottenere.
Bisogna considerare la forza di gravità che su Marte è circa un terzo di quella della Terra e la densità dell’atmosfera che è l’1% di quella della Terra.
Per poter volare su Marte deve essere leggero e una volta fuori dalla pancia protettiva l’elicottero deve arrangiarsi da solo e accumulare abbastanza energia per alimentare i riscaldatori interni, le temperature notturne possono scendere fino a meno 130 gradi Fahrenheit, meno 90 gradi Celsius, una temperatura che può congelare anche i circuiti e rompere i componenti elettrici non protetti .
Il 21 marzo il rover ha rilasciato la scatola che ha protetto Ingenuity durante l’atterraggio. Il rover è ora in transito verso quello che è stato designato come campo di prova dove Ingenuity tenterà il volo. Una volta rilasciato Ingenuity avrà 30 giorni marziani, o sol, 31 giorni terrestri per condurre la sua missione di volo di prova.
Come per tutto l’elicottero, questo tipo di spiegamento non è mai stato fatto prima. Una volta avviato il dispiegamento non si può tornare indietro. Tutte le attività sono strettamente coordinate, irreversibili e dipendenti l’una dall’altra. Se c’è anche un accenno che qualcosa non sta andando come previsto, potremmo decidere di aspettare un sol o più fino a quando non avremo un’idea migliore di cosa sta succedendo.
ha affermato Farah Alibay, responsabile dell’integrazione di Mars Helicopter per il rover Perseverance.
Queste fasi sono stati cruciali per monitorare lo stato di Ingenuity. Siamo ancora nelle fasi preliminari in cui i tecnici stanno verificando tutte le funzionalità passo dopo passo.
Domani 7 aprile è previsto che vengano rilasciati i blocchi che hanno tenuto insieme le pale del rotore da prima del lancio. Se il team della missione raggiunge quel traguardo i prossimi giorni serviranno a testare sia il comporteranno delle pale del rotore e dei motori che le guidano.
Oltre a questo ovviamente il team continuerà a controllare le prestazioni energetiche dell’elicottero e le comunicazioni tra il rover e e l’elicottero. Infatti una volta che il team è pronto per tentare il primo volo, Perseverance riceverà e trasmetterà a Ingenuity le istruzioni di volo finali dai controllori di missione JPL.
Sembra quindi che se tutti i test saranno positivi il primo tentativo di volo potrà essere eseguito non prima della sera dell’11 aprile.
Diverse ore dopo il primo volo Perseverance effettuerà il downlink della prima serie di dati tecnici di Ingenuity e di immagini e video dalle telecamere di navigazione del rover e dalla Mastcam-Z.
Dai dati trasferiti in downlink quella prima sera dopo il volo, il team di Mars Helicopter si aspetta di essere in grado di determinare se il loro primo tentativo di volare su Marte sia stato un successo.
Curiosità: una piccola quantità del materiale che copriva una delle ali dell’aereo dei fratelli Wright, noto come Flyer, durante il primo volo è ora a bordo di Ingenuity. Un nastro isolante è stato utilizzato per avvolgere il piccolo campione di tessuto attorno a un cavo situato sotto il pannello solare dell’elicottero. I Wright usarono lo stesso tipo di materiale – una mussola non sbiancata chiamata “Pride of the West” – per coprire i loro alianti e le ali degli aerei a partire dal 1901. L’equipaggio dell’Apollo 11 fece volare un diverso pezzo di materiale, insieme a una piccola scheggia di legno dal Wright Flyer, alla Luna e ritorno durante la loro iconica missione nel luglio 1969.