Magia, creature mitologiche, mostri e avventura sono i cardini del fantasy. Che siano storie narrate sui libri, in film  o serie TV il genere è uno tra i più amati e tra i più prolifici. Negli anni infatti innumerevoli sono le opere che hanno appassionato e conquistato il pubblico. Il genere letterario non è ovviamente estraneo al mondo dei manga, che negli anni ha dato vita a serie più o meno note. Tra quest’ultime una delle più interessanti è senza dubbio la storia di  Shoma, giovane guerriero che cambierà il mondo.

Nell’approfondimento di Shoma – Cronache della guerra leggendaria vi racconteremo della nuova guerra tra il regno del cielo e quello del male per il possesso della spada sacra del Re Celeste e quindi dell’intero universo. Un’avventura fatta di duelli all’ultimo sangue, magie e superstizioni.

Shoma – Cronache della guerra leggendaria è un manga dove non mancano scontri mortali, magia e leggende.

Storia di un viaggio impervio

Il pianeta è composto da tre mondi: il mondo celeste, il mondo degli umani e il mondo del male. In un’epoca ormai remota tra le forze del mondo celeste e quelle del male ebbe luogo “la grande battaglia”. La lotta cessò a favore del regno celeste grazie all’intervento di un uomo misterioso, il quale a guerra finita scomparve. Prima di andarsene però piantò la sua spada nel punto più alto del mondo celeste. Da quel giorno l’arma è conosciuta  come “spada sacra del Re Celeste” e divenne parte del tesoro del regno.

Dopo anni di pace la spada è stata rubata e i sospetti ricadono su Shoma, esuberante essere umano. Il Gran Re del mondo celeste gli offre l’opportunità di dimostrare la sua innocenza partendo alla ricerca della spada nel mondo degli uomini e gli affiderà il compito di riportarla al suo posto una volta ritrovata.

Dopo anni di pace il mondo è nuovamente in pericolo e la guerra tra i mondi incombe.

 

Approfondimento di Shoma - Cronache della Guerra Leggendaria

 

Ad accompagnare il giovane guerriero ci sono la bella principessa Cylia e il generale dell’inverno Fuyo. Il viaggio però per i tre non sarà semplice. Tra mostri di pietra, ladruncoli e i temibili generali del mondo del male che cercano la spada per i loro malvagi scopi, Shoma e i suoi compagni lotteranno per la loro vita in più di un’occasione e dovranno tirare fuori tutta la loro determinazione.

Un viaggio che metterà Shoma costantemente alla prova, facendolo sprofondare anche nella più profonda disperazione. Una ricerca che gli farà scoprire una verità che non avrebbe mai immaginato e che lo cambierà per sempre. Così come cambierà per sempre il mondo.

Fantasy, azione ed ironia

Dopo aver presentato la spade del re Celeste e messoci al corrente che il suo sarebbe stato un sonno tormentato, veniamo catapultati nel regno celeste e all’evento che sconvolse il destino della Terra: il suo furto. Hwang Yong Soo e Yang Kyung Il quindi portano il lettore subito nel vivo della storia, dove troviamo un’irrequieto (e legato) Shoma e facciamo la conoscenza dei principali personaggi del racconto. Sin dalle prime pagine è facile intuire come l’azione e i combattimenti mortali saranno due delle colonne portanti del manga. Sin da subito infatti ci vengono mostrate tecniche marziali, salti acrobatici, duelli all’arma bianca e magie antiche.

La storia abbonda di ironia e facce super deformed, il cui scopo è allentare la tensione.

Lo stesso vale per l’ironia, che grazie alle facce buffe del protagonista e dei vari personaggi e all’inconfondibile stile super deformed riesce a smorzare la tensione che si avverte durante la storia e quindi a far ridere (e rilassare) il lettore. Nel corso del racconto quindi assisteremo a situazioni divertenti ed esilaranti, che andranno man mano scemando con la prosecuzione della storia. Da una prima parte più spensierata e caratterizzata dal buon umore, ad una seconda più cupa dove l’allegria la scia il posto alla disperazione e al pericolo costante.

Shoma – Cronache della guerra leggendaria è un manga dal robusto impianto fantasy e racconta quello che poi si rivela essere un road movie che ha punti di contatto con il viaggio dell’eroe. La storia infatti non solo è intrisa di elementi sovrannaturali come la magia, i mostri e i demoni, ma presenta anche tematiche tipiche del genere. Nel racconto infatti non mancano temi come l’ingerenza divina, l’ineluttabilità del destino e del prescelto, l’unico capace di riportare la pace nel mondo. Così come l’unico in grado di ribaltare le situazioni e superare qualsiasi difficoltà con la propria forza e volontà.

La storia è un fantasy on the road dove magia, mostri e demoni la fanno da padrone e che ha aderenza al viaggio dell’eroe.

 

 

 

Inoltre visiteremo paesaggi mozzafiato, lande desolate, villaggi e città dove trovare tranquillità, atmosfere cupe, luoghi che trasudano malvagità, castelli inquietanti e personaggi ambigui. Una storia quella di Shoma dove abbondano anche situazioni oniriche ed angoscianti e in cui il passato ha un ruolo fondamentale. Perché le ere sono destinate a ripetersi e le tradizioni vanno rispettate e tramandate, per quanto crudeli.

Non mancheranno situazioni oniriche e potenti oggetti magici.

Ovviamente non mancano oggetti magici capaci di infondere grande forza al suo possessore e per questo bramati da molti. La spada del re Celeste è il più classico degli artefatti magici capaci di cambiare il mondo, con una propria volontà, infatti sceglie il suo possessore – anche se inizialmente è difficile capire perché abbia scelto una determinata persona – e in grado di infondere al suo padrone grande forza e conoscenza (da questo punto di vista ricorda la stele che Kenshiro trova nel palazzo Raseiden). Inoltre, almeno inizialmente, ha l’aspetto di una comune spada, anzi sembra totalmente inutile.

Il manga sud coreano è il più tipico dei battle shonen, dove troviamo protagonista un guerriero dalle grandi capacità combattive, dalla poca pazienza e da un passato fatto di dolore e abbandono. In Shoma – Cronache della guerra leggendaria assistiamo quindi ad un viaggio che porterà il protagonista ed i suoi alleati a scoprire e visitare nuove parti del mondo, affrontare nemici sempre più potenti ed acquisire nuove e potenti abilità. Un andamento della trama piuttosto vivace, dove non mancheranno momenti di pausa per riprendersi dalle battaglie, che faranno progredire l’eroe e in cui non mancheranno prove da superare che lo porteranno a compiere il suo destino.

Shoma è il classico battle shonen dove il protagonista dovrà affrontare nemici sempre più forti e pericoli costanti.

Shoma, un manga incompleto

Ciò che si evince leggendo Shoma- Cronache della guerra leggendaria è che il manga pecchi nella sceneggiatura. Per quanto la storia riesca in qualche modo ad intrattenere e divertire, questa risulta essere non solo un qualcosa di già visto ma procede lentamente ed ha una narrazione prettamente verticale. Il tutto condito da combattimenti spesso troppo lunghi e poco chiari. Shoma – Cronache della guerra leggendaria è uno dei pochi battle shonen in cui si capisce poco di cosa stia succedendo durante uno scontro, caratterizzati da distruzioni del paesaggio circostante.

Il problema principale del manga è la sceneggiatura.

L’amara verità è che il manga per quanto abbia un’ambientazione interessante, risulti essere un prodotto che si va ad inserire nella lunga lista delle occasioni mancate. Non bastano armi magiche, qualche magia e potenti nemici per dare vita a una vicenda degna di nota. Ci vogliono originalità ed emozioni, e il manga di Hwang Yong Soo e Yang Kyung Il ne è povero. Purtroppo è qualcosa di già vista, soprattutto a livello narrativo.

I personaggi non hanno una buona caratterizzazione.

Inoltre è innegabile che la caratterizzazione dei personaggi lascia abbastanza desiderare. Shoma e i gli altri personaggi sono abbastanza bidimensionali e racchiusi in archetipi ben definiti. Il protagonista è il classico guerriero spaccone, che sbraita a più non posso e che entrerà in crisi una volta scoperto di non essere così forte. Cylia è la tipica principessa vogliosa di vedere il mondo e costantemente in pericolo. Un mix tra crocerossina e fanciulla da salvare. Liu Ha al contrario è la donna guerriera sempre pronta all’azione e a dimostrare il suo valore, così come il possessore della spada Folle rappresenta l’archetipo del personaggio misterioso e che rinnega il suo lignaggio.

Non mancano, ovviamente, i più tipici dei falsi nemici che si scontreranno con il protagonista a causa di un disguido e per gelosia e non perché hanno intenzione di ucciderlo. Allo stesso modo i nemici saranno da subito così potenti da sembrare quasi imbattibili. A personaggi come Ninta – parodia dei ninja – e al generale dell’inverno Fuyu è riservato il ruolo di aiutanti e soprattutto spalle comiche. Il continuo battibecco del protagonista con loro due darà vita alla maggior parte dei siparietti comici.

Purtroppo il manga è probabilmente l’unico in cui l’unico personaggio un minimo degno di nota sia il protagonista, nonostante la bidimensionalità, e come le spalle o i villain siano alquanto dimenticabili. Non c’è un avversario di quelli affrontati da Shoma che resta impresso. Gli unici che risultano un minimo interessanti sono il possessore della spada Folle e Tan del Clan dell’Est, che graficamente ricorda Han, erzo generale delle tenebre della terra dei demoni di Hokuto No Ken.

 

Approfondimento di Shoma - Cronache della Guerra Leggendaria

 

 

In aggiunta alla fine dei quindici volumi ci si rende conto come la storia pubblicata da Marvel Manga (oggi Planet Manga, sotto etichetta di Panini Comics) tra il 1997 ed il 1999 sia incompleta. I quindici volumi disponibili sono solo la prima parte della storia. Non è un caso che l’ultimo volume si concluda con la scritta “Fine del primo ciclo“. Un finale quindi aperto la cui prosecuzione della storia non è mai giunta in Italia, molto probabilmente a causa degli scarsi numeri di vendita del fumetto. Molto probabilmente non esiste una prosecuzione e anche in Corea del Sud il manga è stato interrotto, purtroppo non si trovano conferme a riguardo.

In Italia è arrivata solo la prima parte della storia.

Sicuramente poter leggere l’eventuale prosecuzione delle vicende di Shoma e degli altri personaggi permetterebbe di avere un quadro più completo della storia, che aveva iniziato a farsi interessante grazie ai flashback riguardanti la leggendaria spada e il suo precedente possessore, che danno l’idea di come ci sia ancora molto da raccontare e di come il tutto sia più intricato di quanto sembri.

Il manga, come ogni leggenda che si rispetti, è suddiviso in volumi dimostrando come ci sia molto da narrare, soprattutto del passato, e come le gesta di Shoma siano diventate una storia da raccontare attorno al fuoco. Purtroppo forse non sapremo mai come finisce la storia e come tutto abbia avuto origine.

La cosa curiosa è come l’Italia sia forse uno dei pochi Paesi in cui il manga sia uscito e dove siano stati pubblicati tutti i volumi che compongono la prima parte della storia. Nei Paesi anglosassoni il manga è pubblicato da Tokyopop, che al momento ha pubblicato solo i primi dieci numeri.

 

 

 

Punto di forza del fumetto sono senza dubbio le illustrazioni ad opera degli autori Hwang Yong Soo e Yang Kyung Il, che si sono alternati nel disegno. Le tavole sono molto dettagliate e forniscono al lettore elementi che gli permettono di godersi la storia in maniera ancora più immersiva. Molto variegata anche l’espressività dei personaggi, che passano da facce serie ad espressioni più serie senza per questo perdere di credibilità.

Colpisce molto a livello grafico la rappresentazione dei personaggi. Mentre i guerrieri – siano uomini o donne – hanno corpi longilinei e caratterizzati da fasci di muscoli, gli altri personaggi a seconda del loro ruolo hanno corpi rotondeggianti nel caso delle spalle comiche, o sinuosi e curvilinei, nel caso specifico della principessa Cylia o della madre del protagonista. I ruoli dei personaggi sono quindi ben definiti anche tramite il disegno.

Il manga colpisce positivamente per i disegni.

Discorso analogo per i vestiti, che abbondano parti svolazzanti, mantelli, spalliere, copricapo bizzari e molto altro. Così come non mancano vestiti succinti, braccia meccaniche e molto altro. Le armi non peccano certo in fantasia. Dalle spade senza punta e con else particolari o composte dall’unione di più lame, lame gemelle, boomerang e via dicendo.

In conclusione dell’approfondimento di Shoma – Cronache della guerra leggendaria, per quanto il manga di Hwang Yong Soo e Yang Kyung Il presenti una storia fin troppo stereotipata e con personaggi non proprio indimenticabili, riesce comunque a far divertire ed incuriosire, grazie a disegni degni di nota. Peccato che la storia si interrompi sul più bello.

 

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