Per decine e decine d’anni abbiamo assistito alla misteriosa morte di numerosi esemplari di aquile calve nella zona meridionale degli Stati Uniti.
Dopo un bel po’ di tempo, finalmente gli scienziati sono arrivati a scoprire cosa si cela dietro questo mistero: la colpa sarebbe imputata ad una neurotossina, prodotta da alcuni cianobatteri, appartenenti in particolare al genere Aetokthonos hydrillicola.
In acronimo AETX, la neurotossina in esame causerebbe la mielinopatia vacuolare, un disturbo di natura neurologica che coinvolge il sistema cervoso centrale portando conseguentemente a paralisi e convulsioni. Il mistero dietro questa famosa neurotossina cominciò originariamente in Arkansas, nell’inverno a cavallo tra il 1994 e il 1995, in cui si verificò inspiegabilmente la morte di numerosi esemplari di aquile calve.
A questo seguirono poi altrettante morti di anfibi, rettili, e pesci. Negli anni successivi, si scoprì poi la presenza di alcune piante che ospitano il cianobatterio in questione, che venivano poi consumate dagli animali portandoli alla morte. Grazie ad alcuni esperimenti condotti in laboratorio, si è evinto che questa particolare specie di cianobatteri necessiterebbe del bromuro, presente a piccolissime dosi nei laghi, per arrivare alla sintesi della neurotossina AETX.
Al momento la presenza di questa neurotossina sarebbe limitata esclusivamente al territorio statunitense, e non si conoscono casi avvenuti in Europa. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito allo studio, che siamo certi arriveranno nel corso dei prossimi mesi.