Due ragazzine adolescenti, 14 e 15 anni, si sono imbarcate su una Tesla, quindi l’hanno guidata in malo modo sulle strade di Daytona Beach, Florida, finendo con il fare invasione di corsia. Quando la polizia ha notato la vettura, la giovane al volante ha attivato l'”autoguida” e si è lanciata sul sedile posteriore, in modo da poter incolpare l’automobile di ogni infrazione del codice stradale.

Il sistema di assistenza alla guida prodotto da Tesla si merita sempre un misto di profonda stima e sincere preoccupazioni. Si tratta infatti di un gioiellino della tecnologia, tuttavia non è esente da insidie che vale sempre la pena di prendere in considerazione.

In questo caso, tuttavia, gli algoritmi e i sistemi della vettura non sono stati altro che un capro espiatorio con cui strutturare una bugia smaccata. Le Tesla Model Y, infatti, sono programmate perché l’autopilota funzioni solo ed esclusivamente quando qualcuno è seduto al posto di guida, cosa di cui le due non hanno tenuto conto, nel cercare di raggirare il poliziotto.

La Tesla in questione ha sostenuto danni per circa 300 dollari, tuttavia nessuno si è fatto male e le due adolescenti sono state semplicemente multate per guida in assenza di patente. A questo punto non resta che chiedersi se, in futuro, sempre più persone cercheranno di fare scaricabarile sull’autopilota delle loro macchine, magari in situazioni meno eclatanti di quella offertaci dalla strana coppia statunitense.

 

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