Questa settimana Tesla ha annunciato – negli USA – l’introduzione della possibilità di acquistare le sue vetture pagando in Bitcoin. Potrebbe non rimanere un caso isolato per molto a lungo: General Motors starebbe valutando di fare altrettanto.
Mary Barra, N.1 del Gruppo, solamente il mese scorso aveva spiegato che la sua azienda non avrebbe investito parte della sua liquidità in criptovalute. In quell’occasione aveva comunque spiegato che General Motors si sarebbe presa il compito di monitorare il mercato, dando risposta ad una eventuale domanda dei consumatori per pagare in Bitcoin o altre criptovalute. Un’ipotesi – riporta oggi l’agenzia Reuters – che General Motors starebbe prendendo seriamente in considerazione proprio in questi giorni.
Non è un punto da poco. Anzi, è la prima domanda che ci viene spontanea: esiste veramente una nicchia del mercato interessata ad acquistare automobili ed altri beni di questo tipo pagando in criptovalute? Oppure si tratta esclusivamente di marketing?
Per il momento abbiamo visto come la scelta di Tesla non abbia avuto un grosso impatto sulla criptovaluta. Anzi, a ridosso dell’annuncio i Bitcoin hanno perso il 9% del loro valore. Ma come: la stabilità del prezzo dell’asset non era legato alla fiducia che gli investitori istituzionali ripongono nei suoi confronti?
Intanto le prossime mosse di General Motors potrebbe dare risposta alla prima domanda. Ancora di più faranno i prossimi report finanziari di Tesla.
Nel frattempo, anche l’Italia guarda alle criptovalute: la Nuova Fiat ha deciso di premiare i suoi proprietari con una criptovaluta chiamata KiriCoin.