Stando ai dati raccolti tra il 2016 e il 2020 da GlobalData, Apple si sarebbe dimostrata l’azienda più interessata ad assorbire ditte specializzate nell’IA, l’intelligenza artificiale. Gli autori dell’indagine sono convinti che una simile manovra sia giustificata dal desiderio di migliorare a ogni costo le prestazioni di Siri, l’assistente vocale del brand.
La startup di machine learning Inductiv è stata acquistata per migliorare i dati di Siri, la startup irlandese specializzata nella tecnologia vocale Voysis è stata acquistata per migliorare la comprensione di Siri del parlato naturale e PullString dovrebbe essere in grado di rendere Siri più facilmente gestibile agli sviluppatori di iOS.
Apple si è abbandonata allo shopping sfrenato nel tentativo di recuperare terreno con Google (l’Assistente di Google) e con Amazon (Alexa). Siri è stata la prima a giungere sul mercato, ma si classifica costantemente al di sotto delle altre due, per quanto riguarda la “sagacia”, il che è parzialmente il motivo per cui Apple è rimasta parecchio indietro nella vendita degli smart speaker,
ha sottolineato Nicklas Nilsson, analista di GlobalData.
Oltre a Apple, a investire con decisione sulle IA compaiono – poco sorprendentemente – Google, Microsoft e Facebook. Dietro all’azienda della Mela, in seconda posizione tra le aziende più assetate di intelligenze artificiali, non compare tuttavia nessuna Big Tech, piuttosto un’azienda irlandese di consulenza, la Accenture.
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- Report: Apple’s been snapping up AI firms to make Siri smarter (thenextweb.com)