Fiat ha stretto un accordo con Kiri Technologies, una startup che ha una sua criptovaluta chiamata KiriCoins. L’idea alla base della partnership è semplice: l’azienda remunererà i proprietari della Nuova 500 sulla base del loro stile di guida.

L’obiettivo è quello di incentivare alcuni comportamenti ‘green’ e sostenibili.  L’iniziativa è stata presentata la settimana scorsa con un evento ad hoc che poteva essere seguito direttamente dall’abitacolo della Nuova 500.

I KiriCoin al momento possono essere spesi sul marketplace ufficiale di Kiri e Stellantis sostiene che in futuro potranno essere convertiti anche in buoni Amazon, Netflix e Apple Music.

Vogliamo sostenere i comportamenti attenti all’ambiente dei nostri clienti e ricompensarli con vantaggi esclusivi. Semplicemente guidando le Nuove 500 connesse e dotate del nuovo sistema di infotainment, si ha la possibilità di accumulare KiriCoin in un portafoglio “virtuale” visualizzabile nell’app Fiat. I dati di guida, come distanza e velocità, vengono inviati al cloud di Kiri e convertiti automaticamente in KiriCoin, grazie a un algoritmo realizzato da Kiri. Il risultato arriva direttamente sullo smartphone dell’utente e i KiriCoin possono poi essere usati per ottenere prodotti e servizi sul marketplace di Kiri

ha detto Gabriele Catacchio, N.1 dell’e-Mobility Program di Stellantis.

L’iniziativa non ha fatto impazzire proprio tutti, anzi. The Next Web l’ha criticata aspramente con una serie di considerazioni, se non pienamente condivisibili, quantomeno interessanti. Ve ne riportiamo uno stralcio, in parte riformulato per ragioni di sintesi:

Nel 2017 le aziende importanti avevano iniziato a salire sul treno delle criptovalute stringendo partnership più o meno effimere con alcune startup del settore. Praticamente nessuna di queste ha portato a granché. In questo caso specifico, se i KiriCoin si dimostreranno un fallimento, il che è probabile, Fiat non dovrà far altro che rimuovere la funzionalità dalla sua app e, in caso, trovare un altro modo per ricompensare gli automobilisti.

E ancora:

La verità è che Fiat avrebbe potuto sviluppare il suo database di automobilisti e decidere di ricompensarli con punti utili per ottenere sconti su cose che hanno una utilità: revisione dei freni, pneumatici, carburante e via così. Ma la partnership con KiriCoin dà a Stellantis la possibilità di saltare tutti questi passaggi e potersi fregiare del titolo di ‘primo gruppo automobilistico a ricompensare gli automobilisti per la loro guida sostenibile’. Sulla carta è un proposito lodevole, ma in pratica?