Continua la crociata di Facebook contro gli account fake. Nella giornata di ieri il social network ha annunciato i risultati di una monumentale operazione condotta tra ottobre e dicembre del 2020. Ricordiamo che a novembre del 2020 si sono tenute le elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America.
In tre mesi Facebook ha falcidiato 1.3 miliardi di account fake, molti di questi appartenenti a gruppi interessati a portare avanti campagne di disinformazione coordinata. Ma non solo: gli account falsi spesso vengono anche usati per creare false interazioni sulle pagine delle aziende o delle organizzazioni politiche, in modo da dare la falsa impressione che fenomeni di per sé marginali siano molto più grandi e partecipati. Facebook classifica tutti questi comportamenti come Coordinated Inauthentic Behaviour.
Una classificazione da tenere a mente, perché sono questi gli account oggetto della purga. Per il social è molto più difficile – e molto meno prioritario – rimuovere quelli che sono semplici secondi account usati dalle persone comuni per gli scopi più disparati (come l’anonimato). Sebbene anche quest’ultima sia una condotta in violazione delle policy del social.
Facebook ha spiegato di avere più di 35mila persone impegnate esclusivamente nella lotta alla disinformazione. Nello stesso periodo Facebook ha anche cancellato 12 milioni di contenuti fraudolenti o fuorvianti sul Covid-19 e sui vaccini.