Time è una testata perlopiù nota per il fatto che elegge storicamente la “persona dell’anno”, tuttavia questa volta sta facendo parlare di sé per la sua scelta di creare tre non-fungible token (NFT) rappresentanti tre copertine del magazine, due che hanno fatto la storia e una che esiste solamente in questa versione virtuale.

Il primo, “Is God dead?” fa riferimento alla cover dell’8 aprile 1966, il secondo, “Is Truth dead?“, riprende quella del 3 aprile 2017, mentre l’ultimo “Is Fiat dead?” mette in discussione il fatto che le monete autenticate dai Governi e prive di un legame con un bene fisico (solitamente l’oro) possano essere ancora valide in un mondo in cui il blockchain sta prendendo velocemente piede.

Molti parlano già di una stunt commerciale provocatoria che l’azienda editoriale vuole sfruttare per incassare soldi facili e per ottenere un’ondata di visibilità. In effetti, gli NFT, pensati originalmente come prodotto artistico, sono ormai finiti nelle mani del product placement, con esempi eclatanti quali il token creato dalla Pringles. Si, quella delle “patatine”.

Nel presentare il progetto, Time si è ben guardata dall’affrontare la questione delle preoccupazioni legate all’impatto che la diffusione dei NFT potrebbe avere sull’ambiente e non ha fatto accenno all’intenzione di devolvere parte del ricavato ad associazioni che si occupano della lotta alle emissioni di gas serra.

 

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